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Alla presenza degli studenti delle seconde classi dell’Istituto Comprensivo Statale G. Mameli di Amantea presso l’Auditorium “Longo” si è svolta la Festa dell’Europa, ricorrenza storica per le radici e le sorti del Vecchio continente, che nella cosiddetta “Dichiarazione Schuman” (9 maggio 1950) riconosce il manifesto storico, politico ed economico.
Dopo i saluti della Dott. ssa Caterina Policicchio (Dirigente Scolastico dell’Istituto G. Mameli), che illustra ai presenti le numerose attività svolte dai ragazzi nei progetti di studio delle lingue straniere, l’attenzione viene rivolta sull’importanza della giornata come momento di riflessione e sulla programmazione 2014-2020 prevista dall’Europa per i prossimi anni.
La Prof. ssa Emanuela Suriano ha coordinato i lavori di tutti i ragazzi, che attraverso cartelloni, video e scritti hanno trasmesso forti emozioni e descritto ampiamente il funzionamento delle istituzioni europee. Il tavolo dei relatori era composto da Michele Vadacchino (Vice Sindaco del Comune di Amantea) Eleonora Saia (Dirigente Scolastico Liceo Scientifico e Ist. Prof. Ind. Artigianato di Amantea), Prof. ssa Emilia Di Tanna (Docente dell’I.T.C. C. Mortati di Amantea), e l’on. Mario Pirillo. L’eurodeputato calabrese congratulandosi con tutto il corpo docente per le brillanti iniziative intraprese spiega: “Schuman ha avuto una grande intuizione avviando il processo di integrazione europea, infatti è considerato il padre dell’Europa contemporanea che negli anni a seguire dalla sua dichiarazione del 9 maggio 1950, ha compiuto enormi passi in avanti nella direzione auspicata dai padri fondatori dell’Ue cioè quella degli Stati Uniti d’Europa.
Oggi il Vecchio continente – prosegue Pirillo – con i suoi 27 Stati membri (dal 1° luglio saranno 28 con l’ingresso della Croazia) registra il compimento di quella intuizione: il raggiungimento di un obiettivo il cui sigillo potrà essere posto da una forte Unione Politica oltre che economica, fiscale e monetaria. L’idea dell’allargamento ad Est è stata lungimirante e ha fornito a quei paesi la possibilità di fondersi in un unico progetto ambizioso per lo sviluppo economico e sociale. La Festa dell’Europa di oggi – continua l’europarlamentare – è un giorno per sottolineare i progressi di oltre sessant’anni di storia comunitaria. Occorre allentare la burocrazia e cercare di essere più vicini ai cittadini.
Il nostro Continente per crescere deve essere competitivo, ma serve una infusione di fiducia che solo un forte gradimento dei popoli europei può dare. Per perseguire questo scopo – conclude Pirillo – bisogna compiere il progetto dell’unione politica che può favorire sistemi fiscali più flessibili e meno rigidi. Politiche del lavoro incisive per tutti, meno spese militari e più attenzione al Welfare. Occorre da subito rivisitare il patto di stabilità interno che oggi rende impraticabile ogni tentativo di crescita dei Paesi e degli enti locali”.
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