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Questa storia è da leggere fino in fondo, ma proprio fino all’ultimo sorprendente rigo! Mettiamo il caso che domattina il Governo scriva alla Banca D’Italia, in ragione di Legge però, perché due giorni prima questo stesso Governo aveva approvato un Decreto con tanto di necessità e urgenza, riconosciute pienamente dal Presidente della Repubblica. E il giorno prima (pensate, nella stessa giornata!) Camera e Senato l’avevano approvato, non senza mal di pancia per via della questione di fiducia posta dal Governo ma il Decreto è stato approvato lo stesso, a larga maggioranza.
Il Governo ha scritto alla Banca D’Italia per informarla che oggi ha emesso “x” decine di miliardi di BTUP (Buoni del Tesoro di Utilità Pubblica). Sì, decine di miliardi, ma di nuove Lire non di Euro, l’Euro è un’altra cosa, l’Euro è questa cosa che ci sta soffocando, che sta soffocando l’economia e quasi tutti i cittadini di questo Paese, ma siccome ci sono i trattati europei, il fiscal compact, ma soprattutto un gruppo di Banche internazionali che non permetterebbero mai che l’Italia possa uscire dall’area Euro, bisognava inventarsi qualcosa e alla svelta. Allora è accaduto che il Governo ha detto basta con le politiche d’austerità imposte da assurde e medievali norme restrittive che hanno portato il Paese sull’orlo del baratro senza permettere né di caderci, né di allontanarsene. Il costo è la recessione, la disoccupazione, il taglio delle pensioni, la riduzione della spesa sociale e tutto quello che conosciamo come conseguenza di queste politiche fra cui il fiscal compact, un concetto apparentemente sacrosanto, che invece sarà causa del disastro economico dell’Italia (annotate: fiscal compact). Sarà il disastro perché con l’idea che l’economia degli Stati non è differente dell’economia di una famiglia, cioè che le spese non devono essere superiori alle entrate e tutta una serie di altre amenità sui debiti degli Stati, sarebbe quindi necessario scrivere nella Carta Costituzionale che da questo dì le spese dello Stato non saranno più, mai più, superiori alle entrate, cioè alla somma delle Tasse che i cittadini pagano in mille modi diversi.
Ritorniamo adesso ai nostri BTUP che convenzionalmente sono emessi in Nuove Lire e una nuova Lira equivale a un bel niente, equivale solo a una nuova Lira e basta, con buona pace di tutti, finanza internazionale compresa (prendere o lasciare). Nella Legge c’è scritto che quando lo Stato emette BTUP questi sono immediatamente monetizzati dalla Banca D’Italia, la quale sarà remunerata da parte dello Stato con un tasso d’interessi annuo pari allo 0,000.000.1% vale a dire Una Nuova Lira per miliardo per anno. Un’annotazione: i BTUP non hanno scadenza, possono essere tenuti solo dalla Banca D’Italia, non possono essere ceduti a nessuno, né negoziati se non fra Stato e Banca D’Italia e saranno tenuti a tempo indeterminato e in una contabilità separata. La Banca D’Italia adesso ha l’obbligo di accreditare l’importo emesso del BTUP alla Tesoreria centrale dello Stato e nel penultimo comma del famoso Decreto che ha fatto nascere i BTUP e la nuova Lira c’è scritto anche che la Nuova moneta è uno strumento economico esattamente come l’Euro che conosciamo e che nessuno può rifiutarsi di utilizzarlo come moneta. Ma l’ultimo comma del Decreto è il più interessante, lo sveleremo solo alla fine di questo scritto.
Ma perché il Governo ha emesso “x” miliardi di BTUP ?
Semplicemente perché aveva bisogno di denaro per quei piani straordinari anticrisi e per rimettere in piedi uno Stato economicamente e socialmente in ginocchio. Servivano per finanziare il reddito minimo di cittadinanza, il welfare universale, i pagamenti immediati ai privati delle forniture allo Stato, le infrastrutture, i trasferimenti agli enti locali… un elenco lunghissimo come gli zeri dei BTUP; perfino 3 concorsoni consecutivi per garantire lo smaltimento dell’arretrato della giustizia con l’obiettivo di azzerarlo in 5 anni!
Beh, tutto questo è pura fantasia; ma attenzione: l’incubo sottostante è verissimo! Tuttavia in Italia vi sono duemila persone che sanno qualcosa in più di quegli altri sessanta milioni che ignorano quasi completamente tutto il resto.
Lascio tracce con la speranza che qualcuno abbia voglia di leggere e approfondire il tema della MMT (Modern Money Theory) cioè uno Stato con moneta sovrana, legittimato dai cittadini, che spenda a deficit positivo; John Maynard Keynes portato ad oggi.
Si, si, adesso uscirà la storia della iper-inflazione, che non si può fare per i trattati, e poi il Fondo Monetario Internazionale… si, va tutto bene, ma ad una condizione: che venga spiegato perché no, con esempi pratici, in modo che tutti possano veramente capire perché no; come se si stesse parlando a un bambino.
Io però penso che NON esiste nulla che non si può fare! Un bel niente di nulla perché è possibile fare TUTTO!
William Black, Michael Hudson, Stephanie Kelton, Marshall Auerback e Alain Parguez (vi prego di leggere i loro profili da questo indirizzo http://www.democraziammt.info/documenti/9-documenti/4-il-team-dei-relatori.html ) sono economisti di primo piano e a fine febbraio a Rimini hanno spiegato a una platea di duemila persone che si sono completamente autofinanziati (tutta gente comune) in che modo si può uscire dall’incubo economico di questi anni. L’evento è stato organizzato dal giornalista e saggista Paolo Barnard.
Un’ultima nota al racconto fantastico di apertura: l’ultimo comma del Decreto che ha istituito i BTUP e la Nuova Lira reca la norma secondo la quale il debito pubblico Italiano, quello espresso in Euro e che ci sta soffocando lentamente tutti, sarà pienamente ripagato con tutti gli interessi, fino all’ultimo centesimo, ma nella nuova moneta corrente e cioè la Nuova Lira; a chi non piacerà l’idea… peggio per lui.
Marco Marchese
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