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La USB Calabria manifesta la vicinanza a tutti i lavoratori in lotta; oggi in particolare si è svolto un presidio davanti i cancelli della GLS di Rende, dove si è espressa la rabbia per la barbara uccisione di un operaio aderente a USB, Abd Elsalam, travolto da un TIR mentre picchettava lo stabilimento GLS di Piacenza. “Le rapide e paradossali conclusioni a cui sono giunti gli inquirenti, che hanno catalogato il tutto come incidente stradale, ignorando le tante testimonianze ed i video che smentiscono assolutamente questa ipotesi, testimonia – informano – come si voglia assolvere l’azienda, i cui responsabili incitavano i camion a venire avanti, malgrado il picchetto dei lavoratori di USB, e di come si voglia nel contempo delegittimare la lotta di chi chiede diritti per sé e per altri. Altre manifestazioni sono in corso in tutta Italia e sono iniziati altri scioperi in altri magazzini della GLS per manifestare la collera dei lavoratori della logistica, poiché è inconcepibile che si possa morire solo perché si chiede lavoro!
L’iniziativa di questa mattina, proseguirà nel pomeriggio con un’altra manifestazione, dalle ore 17,00 alle ore 20,00, davanti la prefettura di Cosenza, per sensibilizzare l’opinione pubblica contro le conseguenze delle politiche europee in materia di lavoro: donne e uomini sono senza lavoro, tanti lavoratori vengono sottopagati – senza diritti – ed ora pure senza pensione e con un prestito da pagare per vivere la vecchiaia! L’USB si impegna alla massima denuncia di tutte le storture nel mondo del lavoro dove violenza, ricatti, minacce, mancanza di diritti e di stabilità sono la norma in tutti i settori; questi problemi, poi, sono amplificati a dismisura nella nostra realtà calabrese!”.
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