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Presunte residenze sospette, uno stillicidio di notizie riportate male o spesso errate, allusioni, titoli roboanti e ricostruzioni parziali ma volutamente sensazionalistiche che producono come unico risultato quello di continuare a discreditare l’istituzione pubblica locale ed il personale degli uffici che, fino a prova del contrario, ha svolto ligiamente il proprio dovere.
Ribadisce l’amarezza sua personale e dell’Amministrazione Comunale il Sindaco Angelo DONNICI rispetto all’ennesimo tentativo, non si capisce bene – scandisce – rispondente a quale logica di informazione o di altro tipo, di confondere i lettori su quella che é stata una normalissima attività di verifica svoltasi nei giorni scorsi nella sede comunale, nella quale si è continuato a lavorare regolarmente e senza alcuna inventata interruzione o estromissione dei dipendenti o degli organi politici.
Non è vero, così come é stato riportato in questi giorni sulla stampa, che il personale degli uffici comunali sia stato invitato ad uscire dalle stanze, in occasione della riferita verifica disposta dalla Prefettura di Cosenza.
È purtuttavia – continua DONNICI – si trasforma una notizia falsa addirittura in un presunto scoop! Tutto si è svolto infatti normalmente, in un clima di assoluta collaborazione. Nessuno è stato cacciato o tenuto fuori, salvo i ricorrenti ai quali non è stato consentito di presenziare alle operazioni. Gli uffici hanno messo a disposizione tutta la documentazione richiesta. Fin qui i fatti.
Nel merito dell’intera vicenda – aggiunge il Sindaco –come amministrazione comunale eravamo e restiamo assolutamente estranei e tranquilli, considerando tuttavia diffamatorio rispetto alla professionalità dei dipendenti e degli uffici ed alla stessa immagine dell’Ente questo continuo balletto di disinformazione misto ad alimentazione di sospetti sulle ultime elezioni comunali che sono state – lo ribadiamo a chi si ostina ad accettare un responso democratico trasparente – legittime e regolari.
Si continua poi a riferire di 139 nominativi relativi a presunte sospette residenze. Eppure – continua – così come abbiamo più volte ripetuto, agli atti risultano meno di 100 i nominativi che in generale devono essere verificati. Molti di quelli, infatti, nei documenti prodotti risultano chiaramente ripetuti dai ricorrenti, probabilmente per gonfiare artatamente il totale! Da quest’ultimo, inoltre, vanno tolti, perché non votanti, sia i soggetti minori, sia gli stranieri iscritti all’anagrafe ma non elettori e, infine, su questo numero finale risultante bisogna verificare quelli che effettivamente si sono recati alle urne. Sicuramente – conclude DONNICI – tra quelli che hanno cambiato residenza negli ultimi mesi e settimane prima del voto e che si sono recati a votare risultano, tra gli altri, il figlio del ricorrente e candidato CORNICELLO (avversario e perdente rispetto alla coalizione risultata vincitrice), uno dei candidati (ZUMPANO) a sostengo di CORNICELLO ed ancora un intero nucleo familiare vicino ad un altro candidato (PUGLIESE) sempre a sostegno di CORNICELLO.
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