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Danni maltempo, dopo 4 mesi ancora nessuna risposta. Dopo l’incontro con il Prefetto, insieme ai comuni più colpiti nei primi mesi dell’anno, si è a tutt’oggi fermi a quel punto di partenza. Il Governo centrale resta totalmente assente. A questo stallo, ed alla riduzione costante di straferimenti statali, si aggiungono le lievitazioni sistematiche dei costi per fronteggiare la stessa ordinaria amministrazione, soprattutto per i piccoli comuni.
E’ quanto ritorna a denunciare il Sindaco Angelo DONNICI nel corso di un’intervista integralmente disponibile su YOUTUBE.
E’ frequente – spiega – che intervenendo per piccoli lavori di manutenzione, ci si ritrovi poi costretti ad affrontare costi raddoppiati o triplicati rispetto alle previsioni, a causa di gravi imprevisti, spesso derivanti da precedenti lavori effettuati male e che richiederebbero – questo è il vero problema – interventi strutturali.
Un esempio recente e fra i tanti, i lavori sulla rete idrica e fognaria.
Non è – dice DONNICI – il primo. Interveniamo e scopriamo, dopo gli scavi, che le due reti camminano troppo vicine l’una all’altra. Problema: quando la rete fognaria si intasa, i liquami possono creare problemi alla rete idrica. Un rischio – garantisce il Primo Cittadino – sul quale siamo in costante allerta.
DANNI MALTEMPO – MANDATORICCIO e LONGOBUCCO – aggiunge – avevano bisogno di interventi immediati per le numerose criticità registrate. Lo stesso Prefetto di Cosenza, in quella occasione aveva invitato rappresentati politici sovra-comunali a fornire riscontri concreti e celeri. Dalla Provincia di Cosenza – continua – abbiamo avuto la presenza del CNR che ha monitorato le frane in corso. Grazie al loro aiuto, abbiamo fatto piccoli interventi utili e necessari. Nessuno intervento fra quelli attesi – prosegue – abbiamo invece riscontrato da parte della Protezione Civile, della Regione Calabria né tantomeno del Governo Nazionale. Quest’ultimo continua a disinteressarsi rispetto alle problematiche della fascia ionica e più in generale della Calabria. È impossibile che il Ministero dell’Ambiente e la Presidenza del Consiglio non riescano a trovare risorse, seppur minime, per potere mettere in sicurezza intere vie comunali ancora in dissesto per le quali il comune non può fare alcun tipo di intervento. L’area cimiteriale, per fare un altro esempio, aspetta ancora degli interventi di messa in sicurezza per tombe e loculi a rischio. Per quanto riguarda il lungomare – conclude DONNICI – in mancanza di ogni di autorità, ed in prossimità della stagione estiva, ho dovuto interessare i privati per cercare di mettere in sicurezza il più possibile.
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