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Gli interventi posti in essere dall’Anas sul tratto cittadino della SS106, con evidente restringimento della carreggiata, sono peggiorativi dell’esistente ed elevano sensibilmente e pericolosamente il livello di rischio incidenti.
A confermarlo, qualora ve ne fosse mai stato bisogno, sono le prime risultanze del sopralluogo congiunto, effettuato nella giornata di ieri (martedì 24) sul tratto in questione della E90, dal Sindaco Angelo DONNICI insieme ai responsabili degli uffici tecnico e manutenzione del Comune ed alla Polizia Municipale.
Gli uffici stanno elaborando i dati. Tuttavia – dichiara DONNICI – pur conteggiando (ma così non dovrebbe essere normalmente) le strisce bianchem a destra ed a sinistra, che delimitano il tratto stradale, la larghezza della SS106 in quel tratto va da un massimo di 6 metri e 40 centimetri ad un minimo di 6 metri. Siamo cioè – precisa – al di sotto dei minimi 7 metri e 50 prescritti per strade europee analoghe sulla carta alla nostra famigerata SS106; senza contare – aggiunge – che con le prescritte banchine non transitabili di 1,50 metri si arriva ad una larghezza totale, normale in strade del genere, di 10 metri. Qui sulla SS106 – scandisce il Sindaco – proprio a seguito degli interventi peggiorativi dell’Anas e che abbiamo denunciato sin da subito ed in tutte le sedi, siamo a 4 metri in meno di larghezza. Con un documentato, quindi, elevatissimo rischio incidenti soprattutto per i mezzi di grosse dimensioni che, di fatto, si sfiorano.
I guardrail, infatti, risultano posizionati esattamente sulle strisce bianche. È praticamente impossibile qualsiasi manovra di emergenza. Non è possibile nessuna sosta.
Un tratto che, così come recintato dall’Anas, diventa ancora più rischioso – aggiunge – nelle circostanze, già capitate del resto nei giorni scorsi, di occupanti autovetture scontratesi che dovessero tentare di uscire dalla sede stradale per evitare il peggio, tentando di scavalcare i guardrail per guadagnare spazi più sicuri. Un problema nel problema, causato da queste installazioni scriteriate. Questa – ribadisce DONNICI – non può essere considerata messa in sicurezza. L’Anas si sta purtroppo rendendo chiaramente responsabile di quanto sta accadendo e potrà accadere. Soprattutto se tiene in debita considerazione – conclude il Primo Cittadino – l’imminenza della stagione estiva e i disagi e rischi connessi all’eventuale attraversamento da parte di pedoni o ciclisti da e verso il mare.
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