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“Le ottomila firme raccolte dal Comitato Ambientale Presilano e consegnate in Regione, dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, come la discarica di Celico debba essere chiusa al più presto, senza ulteriori rimandi da parte di questo governo regionale”.
È quanto dichiarano i Portavoce del Movimento 5 Stelle, Laura Ferrara e Paolo Parentela, da tempo impegnati in questa battaglia di legalità e rispetto della salute dei cittadini con il gruppo consiliare Celico a 5 Stelle e supportati anche da Domenico Miceli, consigliere comunale di Rende.
“La manifestazione prevista per sabato #lachiudiamonoi deve rappresentare un momento di unione, aldilà delle bandiere, con l’unico scopo di ribadire in maniera chiara e decisa la netta volontà verso un’unica direzione: il ritiro dell’autorizzazione integrata ambientale per il sito presilano. La partecipazione è un obbligo per quanti da sempre portano avanti tematiche ambientali e si prodigano per trovare soluzioni sostenibili. Per questo il Movimento 5 Stelle che attraverso i suoi rappresentanti al Comune di Celico si è fatto anche promotore della raccolte delle firme, sarà in piazza al fianco dei cittadini che parteciperanno alla manifestazione indetta per bloccare gli sversamenti nell’impianto di Celico”.
Sia a livello europeo che nazionale, fanno sapere Ferrara e Parentela sono state fatte delle interrogazioni. Nonostante gli annunci, Oliverio continua ad agire in deroga alle normative nazionali e finanche regionali.
Bruxelles dal canto suo ha ribadito la necessità e l’urgenza di un Piano di gestione dei rifiuti aggiornato, per il quale tutta la Calabria è in trepidante attesa.
“All’interno del Consiglio comunale di Celico – fa sapere Manlio Caligiuri – il gruppo del Movimento 5 Stelle è sempre stato favorevole alla chiusura della discarica. Altro aspetto assolutamente prioritario e sul quale manterremo alta l’attenzione è la bonifica, dell’ex discarica ed in futuro di questo sito”.
“La salute non è mai stata priorità dei rappresentanti dei cittadini calabresi – concludono i portavoce – lo dimostrano gli anni di commissariamento tanto della sanità, quanto del settore rifiuti, se la politica continua ad essere sorda tocca ai cittadini riappropriarsi dei loro diritti”.
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