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La 16. Luzzi-Sambucina entra nel vivo, con le verifiche tecniche e sportive che avranno luogo domani, dalle 14 alle 20, in contrada Gidora. Sarà il primo step per i 230 piloti iscritti alla manifestazione sportiva, in attesa di entrare in pista e pigiare finalmente sull’acceleratore.
Sui 6,150 km del tracciato che dalla partenza situata in località Crocifisso di Luzzi raggiunge l’abbazia cistercense della Sambucina, si sfideranno i migliori drivers italiani.
Si ricomincia dal successo che il pilota pugliese di Fasano Francesco Leogrande ha conquistato nella scorsa stagione a bordo di una Gloria C8. Luigi Bruccoleri, dal canto suo, spingerà al massimo i cavalli della sua Osella Pa 27 con la quale ha vinto la Salita della Sila. L’agrigentino, del resto, aveva già impressionato, a Luzzi, nel 2009, portandosi a casa l’intero bottino. C’è attesa per il rientro in pista, dopo l’uscita di scena a Montescuro, del castrovillarese d’adozione Rosario Iaquinta: «In Sila, visto l’eccessivo caldo – ha spiegato il pilota che su Formula Lola Zytek ha vinto a Luzzi nel 2008 – avevo deciso di salire montando pneumatici con due step di durezza in più, decidendo pertanto di attaccare nella seconda parte del tracciato. Ma, vedendo che erano “pronti” già dopo il primo km, mi sono fidato troppo, e in curva la macchina è andata fuori traiettoria». Questo weekend servirà a Iaquinta per testare i nuovi pneumatici Avon che monterà sulla sua Osella CN 2000.
Sempre a bordo di un prototipo biposto (motorizzato Honda), esordirà sulla nuova vettura il giovanissimo Domenico Scola Jr, che ha risolto i problemi di aerodinamica che gli avevano creato fastidi a nell’ultima gara calabrese disputata – dopo aver ottenuto il secondo tempo assoluto in prova – culminati con il ritiro. I titolatissimi Don Mimì e Carlo Scola – vincitore a Luzzi nel 1986 e nel 1988 – stavolta, resteranno invece ai bordi del tracciato a tifare per il 19enne e per Emilio Scola, che correrà su una Osella PA CN 3000. In ottica Tivm, anche un altro cosentino, Silvio Reda, tenterà di sfruttare il fattore casalingo (oltre alla potenza della sua Osella) per guadagnare punti preziosi.
Tra le E2B 3000, invece, il reggino Antonino Iaria – che a Luzzi ha vinto l’assoluto nel 1990 e nel 1993, è uno dei veterani che si butteranno nella bagarre di testa. Così come uno dei mostri sacri dell’automobilismo calabrese, Antonio Ritacca, che in Sila ha accusato problemi alla centralina e che sul tracciato luzzese ha trionfato in ben quattro occasioni (1987, 1989, 1992 e 1994).
Tra le monoposto, Carmelo Scaramozzino (Lola Zytek) rientra dopo lo stop forzato, per infortunio, alla Salita della Sila, così come tornerà a dar fuoco alle polveri anche – su Tatuus – il campionissimo Denny Zardo. In classe 1600 il calabrese Attilio Ferragina sarà tra i piloti più in vista.
Su Radical, tenterà di strappare ancora applausi – confermando l’ottima vettura con la quale aveva stupito nella penultima prova di Civm – il cosentino Franz Caruso, outsider di lusso al pari del messinese Domenico Cubeda. Tra le Elia, i calabresi Francesco D’Acri, Francesco Ferragina ed Eugenio Scalercio, e il siciliano Domenico Polizzi diranno la loro.
Un occhio particolare al cosentino Roberto Spadafora su Peugeot 106, capace di vincere, in manche unica, l’assoluto nel 2006, e sempre relativamente al Gruppo A, si faranno strada i vari Giuseppe D’Angelo, Eugenio Aceto su Alfa 156 e Francesco Urti su Alfa 147. In E1, da ricordare il campione siciliano Totò Riolo (tre volte vincitore della Targa Florio) e il napoletano Nappi, a bordo di una Ferrari 550.
Il pilota di Montalto Kalè, dopo i problemi all’alternatore riscontrati in Sila, è in cerca del riscatto, mentre tra i luzzesi da annoverare il “tedesco” Egidio Pisano, a bordo di Golf Spiess, fresco vincitore a Gubbio, e il giovane Giulio Molinaro su Renault.
Il pilota catanese Serafino La Delfa, tra le Gt, correrà a bordo di una fiammante Porsche 3000, al pari di Gabriele Mauro. Su Ferrari 360, invece, il locale Ivan Fava.
La gara – organizzata dalla Tebe racing del presidente Eugenio Molinaro – va a rappresentare la quarta prova della serie cadetta Csai, il Trofeo Italiano Velocità Montagna.
Domani, a partire dalle 14, sono in programma in contrada Gidora le verifiche. Sabato, alle 9,30, primo atto: le prove ufficiali attraverso le quali i piloti cominceranno a conoscere il tracciato che saranno chiamati ad affrontare, sempre in due manche, nella gara di domenica, con inizio alle 9,30.
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