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Sulle polemiche scatenatesi in questi ultimi mesi e sul pesante quanto inaspettato ridimensionamento dell’ospedale di Lungro intervengono i Circoli della Libertà del Pollino. “Visto purtroppo quanto sta succedendo in molti nosocomi di questa provincia, ma in particolar modo vista la situazione di precarietà in cui versa l’ospedale di Lungro e che il reparto di bronco pneumologia sia stato, addirittura, trasferito presso il presidio sanitario di Castrovillari, sentiamo il bisogno di intervenire per ribadire che quest’importante struttura sanitaria non deve vedersi sguarnita dei validi servizi, prestazioni che invece offriva sino a poco tempo fa con buoni risultati. Possiamo affermare con certezza che tra poche settimane, non appena il centrodestra andrà al governo della Regione, l’ospedale di Lungro vedrà un miglioramento delle prestazioni già presenti ed un ampliamento dei servizi offerti al paziente-utente”. Dal piano di rientro elaborato da Loiero sembrerebbe che, nel costruire il nuovo strumento di organizzazione del Servizio Sanitario Regionale, non si sia tenuto molto in considerazione il fatto che ospedali come quelli di Lungro svolgono una funzione essenziale per le popolazioni interessate, sia dal punto di vista sanitario che da quello sociale ed economico. “Solo a pensare che il Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, Franco Petramala, ha disatteso l’impegno che lui stesso aveva assunto, alla presenza di molti sindaci e del vescovo dell’Eparchia di Lungro, di modificare la delibera n. 622 dello scorso 3 febbraio con l’istituzione di un Hospice e l’attivazione immediata di un ampliato reparto di medicina geriatrica con 32 posti letto, oltre l’aggiunta di 6 unità nell’organico del personale medico, per compensare il trasferimento dei medici delle Unità Operative di Broncopneumologia e Gastroenterologia, così da garantire l’autonomia della struttura anche nell’espletamento delle guardie interdivisionali, tutti possono facilmente capire il grado di serietà e di affidabilità di questi opportunisti della politica, nonché della cosa e della salute pubblica”. A tal proposito, doveva tenersi di fronte il piazzale del presidio ospedaliero di Lungro una manifestazione popolare, ma un’inaspettata azione della Direzione Generale dell’ASP sembra aver calmato gli animi. Un’uscita tempestiva quanto sedativa, operata certamente per contrastare la protesta organizzata e per non vedersi i cittadini schierati contro in questo periodo di campagna elettorale. “L’azione che la maggioranza di centrodestra dovrà subito intraprendere non appena si insedierà alla Regione – conclude la nota dei Circoli Territoriali della Libertà – deve mirare alla valorizzazione di presidi sanitari sul territorio come quelli di Lungro, ponendosi in alternativa al pensiero di quanti, utilizzando parametri puramente economicistici di contenimento della spesa, ritengono tali strutture superflue e improduttive. Questo presidio sanitario è una garanzia per la popolazione di quest’area, oltre ad essere uno strumento di pari opportunità per quei cittadini che, a differenza dei residenti in città, hanno meno possibilità di curarsi in modo adeguato e di tutelare la propria salute. Sollecitiamo anche l’intervento dell’on. Antonio Pizzini, uomo vicino alla gente che certamente si batterà per risollevare le sorti di questo ospedale. Egli è un politico serio che sa perfettamente come questa struttura rappresenti, per molte famiglie del territorio, la maggiore e a volte la sola fonte di lavoro, oltre ad essere una garanzia di sicurezza sanitaria ed una struttura che attrae continuamente risorse umane e finanziarie. Gli amministratori e i cittadini di questo territorio, nonché tutti gli operatori sanitari e non del nosocomio di Lungro, hanno però il dovere di combattere uniti per il mantenimento ed il potenziamento di questa struttura”.
Circoli Territoriali della Libertà del Pollino
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