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Premessa :
Dalle notizie della stampa e dalle immagini dei telegiornali emerge che anche quest’anno gli incendi devastano la nostra regione, ed in particolare l’area del Pollino. Per tanto , portando avanti , tramite stampa e social network il comunicato di seguito , propongo a tutti i calabresi di visitare in questa estate l’area del Pollino almeno una volta . Una visita per testimoniare la vicinanza a quanti sono provati da questi eventi . In appositi registri, gestiti da interessati volontari o amministrazioni sensibili, apponendo una firma sarà possibile lasciare traccia del passaggio.
Personalmente credo che chi si fregi del nome di scrittore , e privilegia come io faccio, racconti e testimonianze calabresi abbia il dovere morale di scendere in prima linea, anche con proposte come questa, per cercare di risvegliare quel sopito senso di appartenenza, a costo di apparire scontato e banale.
E se è scontato e banale , lasciare il proprio privilegiato cantuccio dal quale raccogliere le pur vane glorie che la scrittura concede, preferisco attuare quello che per qualunque arte e di principale rilevanza, proporre e sperimentare .
Consapevole che dove la scrittura e le altre arti si arrocchino su posizioni di privilegiata prudenza, l’arte stessa non progredisce.
Comunicato :
Cinquecento già gli ettari di parco del Pollino andati in fumo, a fronteggiarli Corpo Forestale dello Stato, vigili del fuoco , forze dell’ordine e tanti volontari con autobotti , elicotteri e canadair , facendo il possibile, verso quello che da subito pare l’opera di piromani senza scrupolo , che piazzando in punti strategici del parco inneschi ,danno il via al solito scempio che ferisce materialmente e nell’orgoglio il territorio e i tanti abitanti di tutta l’area . Ci si chiede ancora una volta cosa si può fare per evitare ciò , per fermare la mano criminale di questi scellerati.
Non sono mancati in questi anni nemmeno vittime e feriti, uno per tutti il giovane paracadutista lappanese, Eugenio Nigro, che perì in quel tragico 6 Agosto del 2007.
Quel triste epilogo, vede ancora oggi i genitori di Eugenio andare in giro per tutta Italia a testimoniare con il loro dolore il sacrificio d’amore del giovane, al quale è stata conferita con decreto del Presidente della Repubblica del 14 febbraio 2008, la medaglia d’oro alla memoria al valor civile.
Da quell’amore per un territorio l’esempio e la mia proposta .
Testimoniamo tutti quanti insieme la nostra vicinanza all’area del Pollino, partendo da tutta la Calabria, e visitiamola ,almeno un giorno in questi mesi estivi, entriamo in una attività commerciale,una struttura ricettiva, o in una sede di rappresentanza .
Non importa se si ci rechi a Papasidero, Rotonda , Mormanno,Morano ,Calabro, Castrovillari, Frascineto, San Basile, Saracena, San sosti,Frascineto, Cerchiara di Calabria, San Lorenzo Bellizzi o in uno dei tanti altri comuni dell’area del parco, ma dimostriamo che di fronte a questi scempi noi non arretriamo, anzi siamo disposti a testimoniare il nostro amore per il territorio.
Recamoci sul posto per testimoniare ai sindaci del territorio , al presidente del parco Pappaterra , che negli anni si è e si sta spendendo per far progredire l’intera area , la nostra volontà, come si fa quando gli stessi ricevono le tanto odiate e purtroppo sempre più frequenti intimidazioni. Da i loro occhi in questi giorni traspare la stessa delusione, ma brilla anche la stessa determinazione ad affrontare la problematica e risolverla .Apponiamo come segno del nostro passaggio la nostra firma in appositi registri, dove non ci sono creiamoli, potremmo così a fine stagione tirare le somme.
Forse non servirà a nulla, e le sole leggi dei codici ,aspetteranno gli incendiari delinquenti, almeno avremo dimostrato che il nostro amore per il territorio va oltre quelle macchie nere ancora fumanti , che lasciano i devastanti roghi .
Forse anche gli stessi incendiari vedendoci mobilitati, abbandoneranno i loro sciagurati propositi.
E se la nostra mobilitazione di solidarietà e amore per quell’area, dovesse rivelarsi una utopia, che almeno emerga che la distrazione e la completa dedizione all’interesse personale , non lascia spazio ad un inattuabile proposito collettivo tanto decantato .
Ma se è vero , come sono convinto che in ogni calabrese pulsi un sentimento d’appartenenza , ritroviamoci nell’ara del Pollino, con la presenza magari del presidente Pappaterra e i genitori di Eugenio Nigro a gridare il nostro no a quelle fiamme.
Tommaso Orsimarsi (scrittore)
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