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Estate, tempo di vacanze e di spiagge. Ma anche di “strani” incontri con gli abitanti del mare. Ed ecco che insieme ai delfini e alle caretta-caretta che popolano le nostre coste, torna puntuale anche il gigantesco “polmone di mare”. Nessuna paura. Si tratta di una medusa, la Rhizostoma pulmo.
Grande sì, ma soprattutto innocua, così come attestano gli studi dei più importanti biologi marini. Di recente colonie di questi esseri planctonici stanno facendo capolino lungo i litorali ionici cosentini da Rocca Imperiale a Cariati. E a dispetto dei luoghi comuni, rappresentano uno dei migliori strumenti per testare la purezza delle acque. E lo Jonio rappresenta uno degli habitat prediletti del “polmone di mare”.
Seconda solo alle Drymonema, la Rhizostoma pulmo, (il polmone di mare) è la più grande medusa presente nel Mediterraneo, (in particolare Nell’Adriatico e nello Jonio, lungo le coste della Puglia ionica all’altezza di Gallipoli, nell’alto tirreno, in Toscana, in Friuli Venezia-Giulia e Veneto) e che ultimamente abbonda anche sulle coste ioniche calabresi. Poco urticanti, possiedono tentacoli corti, privi di cnidocisti pericolose per l’uomo e guardarle nel loro ambiente è uno spettacolo. Il diametro dell’ombrello, di colore bianco con un orlo blu lungo il margine, può arrivare a 60 cm e può pesare fino a 10 chili.
Negli ultimi 6-7 anni la quantità di meduse presenti nel Mediterraneo e in Italia è aumentata considerevolmente. Le cause sono diverse: dalle temperature dell’acqua sempre più elevate, che anticipano la schiusa delle uova, di cui questi esseri sono enormemente ghiotti, alla pesca industriale che riduce la fauna marina e rende di conseguenza la loro vita molto più semplice, non avendo più competitori nel loro territorio. E – nota altamente positiva – alle acque mediamente più pulite. Le meduse, infatti, non amano i mari inquinati e la loro presenza indica generalmente un ambiente in buone condizioni. La tropicalizzazione dei mari sta facilitando la diversità biologica, con l’arrivo di nuove specie di meduse dall’Oceano Indiano.
Ma chi e cosa sono le meduse? Sono animali planctonici gelatinosi, di cui si conoscono oltre settemila specie presenti in tutti i mari del mondo e delle quali circa una ventina vivono nelle acque del Mediterraneo. Quello che non tutti sanno, però, è che non tutte le specie sono urticanti. Come appunto il “polmone di mare”. E – udite, udite – addirittura, una di queste (Turritopsis dohrnii) nasconde il segreto dell’immortalità. «Il segreto dell’immortalità è forse custodito sul fondo del Mar Mediterraneo, dove – si legge in un articolo di Paola Richard pubblicato sul sito di National geographic Italia – una piccola medusa dei nostri mari riesce infatti a evitare la morte. Lo stratagemma – continua – consente all’animale di ricominciare l’intero ciclo vitale, rigenerandosi forse all’infinito».
In Italia esiste, addirittura, una mappa online costantemente aggiornata (meteomeduse.focus.it), che aiuta a riconoscere e a sapere dove vivono le specie del Mediterraneo e che diventa anche una sorta di gioco dell’estate per i bambini, i quali si divertono a contarle.
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