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“Chiederemo al Governatore Scopelliti ed all’Assessore all’Agricoltura della Regione Calabria Trematerra di prevedere l’istituzione di fondi vincolati e destinati a sanare la situazione di notevole disagio che vivono da più tempo le imprese cosentine che hanno effettuato negli anni passati lavori di costruzione degli impianti di irrigazione, di manutenzione delle reti scolanti e di bonifica dei siti per conto del Consorzio di Bonifica della Piana di Sibari e della Media Valle del Crati.
In alternativa si potrebbe pensare ad un credito d’imposta ad hoc, che consenta alle aziende di compensare, periodicamente attraverso F24, i debiti maturati nei confronti degli istituti previdenziali e assistenziali e di Equitalia”.
Lo ha affermato il Presidente di ANCE Cosenza Natale Mazzuca nel corso di un incontro con il Commissario del Consorzio di Bonifica Sibari Crati Domenico Bilotta alla presenza delle aziende che vantano crediti certi e riconosciuti con delibera della passata Giunta Regionale della Calabria.
“Purtroppo il 60% del mutuo, recentemente acceso dalla Regione Calabria, – ha puntualizzato il Commissario Bilotta – è stato accreditato ai nuovi soggetti, che hanno preso in carico il personale del Consorzio di Bonifica, per l’accantonamento dei relativi Tfr ed un’altra cospicua parte è servita a saldare altri crediti privilegiati. La somma rimasta non è evidentemente sufficiente a pagare in toto le spettanze delle aziende interessate”.
“Una situazione paradossale – ha ribadito Mazzuca – quella che si è determinata e che vede penalizzate proprio quelle imprese, che, con la loro opera, hanno permesso l’erogazione dell’acqua necessaria alle aziende agricole di un intero comprensorio, quello della Piana di Sibari, per potersi sviluppare e competere con successo nei mercati. Opere fondamentali per la vita della collettività, per la cui realizzazione le imprese interessate sono state nei fatti costrette ad anticipare il 100% delle somme occorrenti, che non hanno recuperato gradualmente, come in un corretto svolgimento di un rapporto contrattuale, con gli stati di avanzamento. Per cui si trovano da troppo tempo fortemente esposte nei confronti del sistema bancario ed addirittura, in alcuni casi, sono finite nella morsa dell’usura.
E’ appena il caso di evidenziare – ha continuato il Presidente dell’Ance cosentina Mazzuca – che per molte di esse il rischio fallimento o, nel migliore dei casi, di dover ridurre i livelli occupazionali è dietro l’angolo. E’ un prezzo inaccettabile questo da pagare specie in una fase congiunturale così sfavorevole come quella attuale ed in una regione con i valori di disoccupazione della Calabria. Nonostante la drammaticità della situazione, come ANCE Cosenza siamo impegnati nella ricerca di una soluzione della vicenda che non necessiti dell’occupazione e del presidio degli uffici regionali, del blocco delle strade e ferrovie, ma di momenti di confronto istituzionale serrati, franchi e concreti.
E’ questo il senso dell’incontro con il Commissario Bilotta, che ringraziamo per la sua disponibilità e per il suo impegno – ha concluso Mazzuca – a ricercare una soluzione ad una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo.”
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