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Ventidue serate per imparare l’importanza della cura dei dettagli, della cura per il cliente, per imparare che qualità e cortesia sono la scelta vincente per ogni ristoratore, è questo lo spirito con il quale l’Amira sezione di Cosenza-Sila (Associazione maȋtres italiani ristoranti ed alberghi) ha pensato e organizzato una serie di incontri con la complicità degli associati dei territori di Cosenza, Catanzaro e Crotone i quali hanno messo a disposizione i loro ristoranti e la fantasia per creare dei menù da soddisfare i cinque sensi.
Ventidue serate da ottobre e fino a marzo, dedicate al flambè, un particolare tipo di cucina definito dagli addetti ai lavori anche come cucina da sala che oltre a dare un tocco particolare al piatto e anche assai scenografico.
Rappresentanti, di questa che può essere definita come una rassegna del gusto, sono stati il fiduciario della sezione Amira, Biagio Talarico e l’associato della sezione nonché primo maȋtre Guerino Donato.
Una delle prime serate ha fatto tappa nell’hotel ristorante Dolce Stella di Torre Melissa, alla domanda perché è importante aderire a questo tipo di iniziative il responsabile e maȋtre dell’associazione, Antonio Cosenza ha risposto «si tratta di iniziative che hanno il pregio di promuovere soprattutto la qualità, ed è un elemento che ogni ristoratore, ma di più, ogni operatore del settore turismo dovrebbe avere come punto fisso, in più nello specifico servono anche a promuovere la figura del maȋtre, una figura professionale che di per se è garanzia di qualità».
«Promuovere la figura del maȋtre – ha aggiunto Talarico – significa anche andare contro ad una diffusa cultura di improvvisazione che purtroppo non rende giustizia alla nostra Calabria e penalizza i tanti validi professionisti che con passione si dedicano alla ristorazione, la nostra sezione dell’Amira ha pensato queste serate anche per questo, è un modo per promuovere i locali dove opera un nostro socio, per far sapere che la Calabria ha delle offerte nel settore della ristorazione qualitativamente molto alte».
A parlare più specificatamente del lavoro del maȋtre è stato invece Guerino Donato «è un mestiere questo dove contano in egual misura accoglienza, cordialità e professionalità e anche una buona dose di passione non guasta. Non è sufficiente solo servire il cliente, per quello il cameriere, altra figura fondamentale nell’ambito della ristorazione, basterebbe; un maȋtre deve anche essere un po’ consulente, informatore, un cliente informato apprezzerà di più e meglio quello che mangia, sarà un cliente più esigente e diverrà lui stesso promotore della qualità».
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