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Classe 1911, classe di ferro. Ed è proprio il caso di dirlo, almeno a Laino Borgo, piccola cittadina dell’alto cosentino, teatro di un doppio compleanno centenario, quello, in data odierna, di Giuseppe Stabile, meglio noto come Ginetto, e quello di Giuseppe De Franco, qualche settimana fa.
Paese, Laino Borgo, baciato dalla longevità (così come il vicino Laino Castello, che ha, altresì, da pochi giorni omaggiato un ulteriore ‘giovanissimo’), ma anche nome particolarmente fortunato, vista la casuale coincidenza di festeggiamenti.
Saluta dal balcone (vedi foto ginetto al balcone.jpg) che affaccia sul centralissimo Corso Umberto I i tanti cittadini accorsi, stamane, ad augurare ulteriori 100 anni di salute, Ginetto, caratterizzato dalla sua celebre nonché elegantissima mise, giacca e gilet. Maniscalco indefesso, combattente tra le fila dei tanti al Secondo Grande Conflitto Mondiale, Ginetto non ha mai perso il suo inequiparabile sorriso, reso tale anche da Cecilia, sua compagna da ben 71 anni e prossima anche lei al traguardo dei 100.
Chissà quante volte Giuseppe, il collega centenario di Ginetto, sarà passato sotto quel balcone, magari salutandolo, ignaro del traguardo che li avrebbe visti, anni e anni dopo, entrambi meritevoli vincitori. Abile agricoltore ed allevatore, Giuseppe (De Franco), 5 figli, ha rappresentato per molte tavole lainesi il distributore .doc di gustosissimi formaggi che, quanto a bontà e genuinità, ben avrebbero di che competere con i vicini ‘formaggiai’ francesi.
Due parentesi terrene fatte di gioie e dolori (Ginetto ha perso uno dei 3 figli; Giuseppe è vedovo da tempo), alle quali la natìa Laino ha doverosamente tributato gli onori del Centenario con due belle targhe-ricordo.
Auguri, Giuseppe e Ginetto, e che le Vs. vite siano di monito ai tanti che, storditi dalle distrazioni di oggi, corrono il rischio di non godere a pieno della gioia di essere al mondo.
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