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Nonostante A2A si affanni a diramare comunicati che non chiariscono nulla delle loro discutibili intenzioni, la proposta di svuotare i laghi silani e la modalità di attuazione del progetto di gestione dell’invaso dell’Arvo continua a suscitare dubbi e perplessità, ed ora anche le Province di Cosenza e Crotone, ed i Comuni di Cotronei, Aprigliano e Pedace hanno dichiarato pubblicamente la loro contrarietà al progetto di A2A.
Le importanti novità sono emerse nel convegno organizzato dal sindaco di Cotronei sabato 7 settembre, al quale sono intervenute quasi tutte le istituzioni interessate, ad eccezione del comune di San Giovanni in Fiore, il cui sindaco Barile è noto per le sue disattenzioni alla tutela del territorio e molto incline a soddisfare gli interessi dei poteri forti, e l’Ente Parco nazionale della Sila che speriamo sia in pausa di riflessione e stia rimeditando il parere positivo già espresso.
Le preoccupazioni sulle conseguenze negative sull’ambiente e sull’economia locale che avrebbe il progetto proposto da A2A sono state espresse da tutti i convenuti e persino l’assessore regionale all’ambiente Franco Pugliano, intervenuto all’incontro a titolo personale e senza voler anticipare il parere che il suo assessorato dovrà esprimere con la Valutazione d’incidenza, si è detto perplesso che la proposta di A2A non prendeva in considerazione modalità alternative alla fluitazione per questioni di sostenibilità economica che tale metodica comporta a carico dell’azienda.
Il risultato di queste importanti dichiarazioni di quasi tutti i rappresentanti degli enti locali interessati, è il frutto degli approfondimenti che questi amministratori hanno effettuato dopo l’allarme che hanno suscitato le nostre denunce sui rischi che lo svuotamento del lago e la fluitazione degli oltre 6 milioni di m3 di sedimenti comporta sulla biodiversità e il paesaggio silano.
Crediamo sia questa la risposta migliore che si può dare ad A2A che sembra non comprendere fino in fondo che occorre coinvolgere tutti gli attori del territorio, istituzionali e non, in un percorso decisionale vero e concreto che porti a stabilire la modalità più opportuna per garantire lo sviluppo delle sue attività energetiche e la tutela degli ambienti naturali in cui queste insistono.
Precisiamo, infine, che non risponde a verità l’affermazione di A2A secondo cui abbiamo disertato l’incontro che la società ha indetto con le associazioni ambientaliste visto che avevamo preventivamente informato l’azienda che non saremmo stati presenti. Nel ribadire che siamo disponibili ad un confronto con le modalità che stabiliremo di comune accordo, rassicuriamo l’azienda che, nonostante il rammarico della loro assenza alla nostra conferenza stampa sebbene invitati, non mancheranno altre occasioni e sedi per approfondire e valutare i diversi punti di vista.
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