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di Mario Guido
E’ con questo titolo che la rubrica televisiva del TG1 “ Persone “ curata dal Angelo Angelastro, andata in onda lo scorso sabato 9 gennaio, ha voluto presentare, ancora una volta, la straordinaria realtà di un’arte antica, la costruzione di strumenti musicali a corda che risale al Settecento e che è stata rappresentata in Calabria da una dinastia quasi regale, quella dei De Bonis.
Nell’ultimo cinquantennio i due fratelli, Nicola e Vincenzo De Bonis riuscirono a compiere il miracolo di trasformare la tradizione familiare specializzata nella costruzione della chitarra battente che veniva utilizzata nelle feste popolari, in autentica liuteria classica attraverso la costruzione di chitarre classiche e battenti, violini e mandolini che hanno superato tutti gli esami nei concorsi più rigorosi in Italia e all’Estero.
La rubrica televisiva “Persone“ così introduce l’argomento:“Raggiungere l’eccellenza nel Mezzogiorno non è facile.
Ancora più difficile è far vivere un’antica tradizione ai tempi dell’economia digitale. Quella della famiglia De Bonis, in Calabria a Bisignano, è tuttavia una tradizione molto particolare: liutai del Settecento, hanno scritto il proprio nome negli annali degli strumenti a corda italiani. Si deve a loro se la chitarra battente, strumento simbolo della musica popolare del Sud è ancora una realtà viva”
A continuare l’arte della liuteria in Bisignano è rimasta Rosalba De Bonis, nipote dei celebri fratelli De Bonis, che, ancora giovanissima, ha deciso di non disperdere la tradizione della sua famiglia e si è data, con passione e sacrifici, alla difficile arte della sua dinastia.
Rosalba dice di considerarsi la 33^ liutaia della dinastia e si impegna giorno per giorno, seguita da suo marito, Francesco, nel suo piccolo laboratorio, sempre in via Giudecca, con coraggio ed abnegazione, a costruire gli strumenti, chitarre battenti e chitarre classiche da concerto, seguendo rigorosamente il metodo appreso dai suoi famosi zii.
I suoi strumenti varcano ormai i confini di Bisignano pergiungere in ogni parte d’Italia e non ha avuto nessun aiuto da parte delle Istituzione Pubbliche che , dopo tante promesse e tanti progetti andati a vuoto, hanno convinto la maestra liutaia che è anche mamma di un bel fanciullo, di dover contare soltanto sulle proprie forze.
E Rosalba prosegue instancabile la sua attività che ha finito con richiamare l’interesse della RAI che le ha dedicato un numero dellarubrica del TGI “ Persone “nel corso della quale è intervenuto anche il noto cantautore Eugenio Bennato a magnificare l’arte dei De Bonis.
Bennato ha ricordato la sua visita fatta a Bisignano tanti anni fa quando ebbe il piacere di conoscere il celebre maestro Nicola De Bonis che, insieme al fratello Vincenzo, lavorava nell’antica bottega d’arte di via Giudecca.
Il maestro, dopo avergli mostrato alcuni dei suoi splendidi strumenti che suscitarono la sua ammirazione, gli fece ascoltare una tarantella da lui composta.
Il celebre cantautore fece di questo brano focoso e brioso un sorta di cavallo di battaglia che portò in giro per tutto il mondo ricordando sempre il primo compositore, il maestro liutaio Nicola De Bonis di Bisignano.
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