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Per il settore calabrese dell’accoglienza e della ristorazione di qualità è un evento imprescindibile quello organizzato dalla famiglia Barbieri di Altomonte, che presenta alla stampa il suo nuovo marchio ed il progetto di marketing ideato e realizzato dall’Agenzia Jureka, ma “pensato” attraverso una perfetta sinergia che ha coinvolto ogni membro della famiglia.
Per l’impero del gusto e dell’ospitalità di Enzo Barbieri, della moglie Patrizia e dei figli Michele, Alessandra e Laura, non si tratta di alcuna “rivoluzione”, ma di un riposizionamento dei punti di forza della storica istituzione: tradizione, qualità, territorio, ospitalità e senso della famiglia.
Questi, in sintesi, gli elementi che hanno fatto dei Barbieri l’icona dell’eccellenza calabrese. La “tradizione” si snoda sul percorso tracciato dal fondatore Italo Barbieri e ripreso dalla maniacale ricerca della “qualità” del figlio Enzo che, investigatore del gusto, è costantemente alla ricerca dei più genuini prodotti offerti dal “territorio” e trasformati in una esplosione di piacere dalla consorte Patrizia.
La cultura dell’ospitalità, intesa alla maniera classica della quasi adorazione degli ospiti, è un altro chiodo fisso che i figli di Enzo coltivano con sana passione ed alta professionalità, perché il cliente è uno di “casa” e, come tale, rappresenta uno scrigno prezioso e delicato da coccolare e guidare nel benessere del corpo e della mente con la grazia propria della “famiglia”, quella che permette ai Barbieri di permanere sul podio dell’eccellenza nazionale da quasi mezzo secolo: un grande avvenire dietro le spalle, perché qui la Calabria ha trovato casa.
Dal 1969 il nome della famiglia Barbieri è legato ad Altomonte, dove Italo Barbieri impiantò la sua piccola realtà alberghiera, destinata negli anni a diventare una delle strutture più rinomate della Calabria. Oggi come allora, la famiglia Barbieri decide di investire nel proprio sogno, nonostante il periodo di crisi globale, con la convinzione e la consapevolezza che impegno, perseveranza e determinazione vengano ripagati.
L’opportunità che ci si presentava era la predisposizione naturale al “metterci la faccia”: Enzo è il simbolo del glorioso passato e del grande avvenire, un anello di congiunzione tra ciò che è stato e ciò che sarà, punto di forza e di riferimento, colui che con coraggio e caparbietà ha dato forma ai suoi sogni, che non sono rimasti nel cassetto anche grazie al sostegno ed al supporto di ogni componente della famiglia fino alla terza generazione.
Sono queste le premesse che danno vita al nuovo marchio della famiglia Barbieri.
Il marchio Barbieri è Enzo: il suo volto diventa funzionale ad emergere con forza e a farsi notare. Ad una prima lettura emotiva, s’impone all’attenzione visiva grazie ai tratti somatici del capofamiglia che sono un’opportunità preziosissima da valorizzare e destinati ad imprimersi con facilità e immediatezza nel ricordo dei target, permettendo quindi di ottimizzarne la memorizzazione.
La scelta di affiancare al marchio il solo cognome della famiglia Barbieri, punta a dare risalto ad un plus importante e caratterizzante: la struttura “familiare” che evoca un forte legame con le tradizioni più antiche, con il territorio, l’emblema dell’unione e che suggerisce il valore di una “cultura dell’ospitalità”.
L’immagine scelta, inoltre, ricorda con immediatezza le peculiarità distintive e di valore dell’azienda, comunicandone l’identità; Enzo si fa simbolo di forte identificazione per la famiglia che riconosce in lui la figura esemplare e celebrativa, diventa logo e, soprattutto, marchio di garanzia.
La sfida di Jureka, che cerca originalità ed innovazione nel complicato “mestiere” della promozione dell’immagine, può essere riassunta così: riassorbire metafore e luoghi comuni e restituire l’immagine vera di una realtà che vuole produrre, e produce, eccellenze. Trainare, attraverso una comunicazione mirata, sobria ed intelligente, non è impresa semplice, ma Jureka tende a fondersi con le aziende fino a diventare un tutt’uno con le esperienze ed il radicamento nel territorio. La riprova è il risultato ottenuto attraverso la sinergia creata con ogni membro della famiglia Barbieri, in una perfetta collaborazione che ha permesso di “pensare” al nuovo marchio tutti insieme.
Il progetto di comunicazione viene in questo modo elaborato ed assimilato in un percorso di analisi ed approfondimento intenso ed analitico, che serve a fare emergere anche le minime criticità ed i punti di forza. La presentazione odierna della nuova immagine Barbieri rappresenta il raggiungimento del primo obiettivo del progetto, che nel corso dei prossimi mesi prevede la realizzazione e lo sviluppo delle altre fasi. La punta dell’iceberg è stata svelata, ma il progetto prevede numerose fasi e iniziative per il riposizionamento di Barbieri.
Mentre il piano di lavoro prende forma, in cantiere ci sono le iniziative estive come “Altomonte nel piatto” dal 5 al 14 luglio, per arrivare alla ristrutturazione di alcune attività, coinvolgendo anche la linea ristorante con proposte culinarie innovative ed originali, senza tralasciare la promozione della Calabria, con la partecipazione attiva al progetto ILoveSudit, di cui Barbieri è promotore insieme ad altre realtà imprenditoriali calabresi. Ma la famiglia Barbieri va oltre il settore ricettivo e veste i panni di vero e proprio produttore cinematografico, infatti il 15 luglio presso il cinema Garden di Rende verrà presentato il primo cortometraggio dal titolo “L’Attesa” marchiato Barbieri, ideato e realizzato da Marco Caputo e Davide Imbrogno.
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