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Non solo canzoni: al Festival sanremese spopola anche il gusto della Calabria e dei suoi cibi d’eccellenza presentati da produttori che rappresentano il “meglio” di una Regione che lavora e si prepara a proiettarsi alla conquista dei mercati mondiali.
Due giornate dedicate alla Calabria del gusto hanno reso la dimensione esatta di una terra antica e ricca di sapori unici grazie all’impegno di imprese che, senza clamore, stanno invadendo i mercati dell’agroalimentare.
A Sanremo hanno incantato i vini e gli oli dell’azienda iGreco (Cariati); il tonno ed il gelato Callipo (Pizzo Calabro); la liquirizia di Amarelli (Rossano); il pane del maestro fornaio Monti di Cerchiara (Cs), tutti sapientemente “lavorati” ed “inventati” dal genio creativo degli chef Francesco Noce, del ristorante “l’Antica” di Rocca di Neto, e di Enzo Barbieri dell’omonimo Hotel di Altomonte.
Come dire, il trionfo della straordinaria cucina povera e tradizionale calabrese che si eleva a prodigio indiscutibile.
D’altra parte, Barbieri, con le sue “rivisitazioni” culinarie che rimangono comunque radicate alla memoria del “mangiare”, inteso in senso quasi religioso e, lungi dalla blasfemia, eucaristico, ci ha abituati a certe “riscoperte” che sanno di un passato ancestrale serbato nella reminiscenza della sensibilità collettiva: i suoi piatti, nella loro manifesta interezza, sono una vera esplosione di piacere e godimento.
Nelle cene calabresi, alla perizia del “mito” Barbieri si è accompagnata la fantastica e suadente tonalità dell’olio extra vergine d’oliva e dei vini autoctoni prodotti dall’azienda iGreco: un’esperienza accattivante ed indimenticabile.
La promozione della Calabria è stata possibile grazie alla collaborazione della Regione Calabria, Assessorato alle Attività Produttive; della Provincia di Cosenza; dell’Agriturismo Colle dell’Unna di Paludi; del Panificio Monti di Cerchiara di Calabria; dell’Istituto Musicale Donizetti di Mirto Crosia; degli olii e i vini della pluripremiata azienda iGreco di Cariati; del maestro orafo Michele Affidato; dell’azienda Tessile Bossio di Calopezzati; della liquirizia Amarelli; dei prodotti del mare e de gelati lavorati da Callipo di Pizzo.
L’organizzazione è stata di Giuseppe Greco, patron della GG Eventi, da anni impegnato in manifestazioni di promozione della Calabria.
Lo scopo di partecipare alla grande vetrina sanremese era quello, riuscito, di presentare la Calabria nella sua interezza.
Un’idea nuova ed originale che, oltre ad andare di pari passo con un’inversione di tendenza nel modo di sostenere la Calabria fuori dai nostri confini, è feconda se a questo stimolo si affianca il concetto d’incoraggiare gli “altri” a scoprire la Calabria in Calabria.
Sicuramente è un successo da riprendere e rilanciare se gli stati maggiori dello spettacolo hanno gradito e speso parole di grande soddisfazione per il cibo “made in Calabria”: eleganza, classe, raffinatezza e perfezione unica racchiusa nel forziere di una regione generosa che ora, finalmente, si sta aprendo agli altri, grazie all’intraprendenza di imprese illuminate ed intelligenti, consapevoli delle enormi ed inesplorate potenzialità di una terra nobile e benigna.
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