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La Calabria che non t’immagini, quella sconosciuta ed abbandonata, è stata “riscoperta” dai giovani, quei magnifici ragazzi spesso bistrattati ma che, invece, sanno quel che fanno e, soprattutto, quel che vogliono: una terra magnifica da valorizzare in tutte le sue potenzialità, in specie quelle ambientali che nemmeno gli stessi calabresi conoscono.
Così la Cooperativa “Nove Torri” ed il movimento “Le Lampare”, dopo aver firmato un apposito protocollo d’intesa coi Comuni di Crucoli, Cariati e Terravecchia, hanno letteralmente adottato tre “luoghi” per riportali al loro splendore.
Il Parco archeologico di Pruja (Terravecchia), la Tomba Brettia (Cariati) e la foce del Fiume Nicà (Crucoli) sono le mete del Progetto Biocultour: tappe della memoria restituita alla collettività, un tuffo nella storia e nella natura.
Stupisce lo spettacolare della foce del Nicà, lo storico fiume ove, secondo una vasta ed accreditata storiografia, nel 510 a.c. avvenne la cruenta e definitiva battaglia tra Crotone e Sibari con la disfatta di quest’ultima città.
Lo scenario è mozzafiato e rappresenta la sosta obbligata di una serie di volatili migratori rari e preziosi: aironi, cicogne, tarabusi, gabbianelle, piro piro, mignattai (una specie in estinzione), cavaliere d’Italia, gru e tante altre specie.
“Abbiamo già portato sul posto alcuni nostri amici ornitologhi del Wwf Calabria – commenta Antonio Curia, presidente della cooperativa cariatese – e sono rimasti stupefatti da questa sorta di paradiso per volatili, sul quale puntiamo ad ergere una ferrea difesa della sua fauna. Ci appelliamo quindi a tutte le associazioni del nostro territorio affinché salvaguardino questo angolo di Calabria.”
L’appello non è caduto nel vuoto, a questi strenui difensori dell’ambiente perché danno man forte sodalizi come la “Prociv Arci” e l’associazione “Tutti per Crucoli” e anche tanti cittadini che ignoravano questo scrigno unico.
La prossima tappa è prevista per il 7 luglio, presso la Tomba Brettia.
Come per i precedenti appuntamenti, aggiungono da Le Nove Torri, i partecipanti sono invitati a portare “la chitarra ed il rastrello, la zappa e il tamburello…”
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