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Dino, l’Isola dell’incanto, meraviglia di Praia a Mare ma anche della Calabria, patrimonio collettivo, che per troppo tempo ha subito un colpevole immobilismo Istituzionale e non solo.
Già da qualche anno però, grazie ad encomiabili iniziative di associazioni locali ed in ultimo con l’intervento determinato e convinto di intraprendenti imprenditori, pare che finalmente l’incantesimo, che ne aveva cristallizzato ogni potenzialità, viene ad essere sciolto.
Il tirreno cosentino incomincia ad identificarsi e qualificarsi con l’unica e vera isola calabrese, ne è conferma il riferirsi alla stessa in varie attività di promozione territoriali, quasi una specificità geografica.
Molto ancora resta da fare, per la maggiore fruibilità della paradisiaca anticipazione, ma quando giovani imprenditori capaci ed attenti nel preservare naturalità, bellezza e magia compiono sforzi notevoli per valorizzare le peculiarità e ricchezze di un area a tanti sconosciuta, con ricadute positive non solo per Praia a Mare ma per l’intero territorio regionale, non si può che esprimere gratitudine ed incoraggiamento.
Portare il nuovo in una regione ancora troppo ancorata all’attesa ed assistenza non è cosa facile, non solo per l‘impegno economico-finanziario richiesto e per i lacci e laccioli che una arcaica burocrazia impone ma anche per l’atavico vizio e pregiudizio che ancora alberga: forestiero è meglio.
Che dei Calabresi doc ne siano i protagonisti, è forse questo il neo?
Fossero stati imprenditori venuti dal Nord, o meglio ancora affaristi come tanti già conosciuti, chissà quante porte aperte!
Riteniamo che la politica gattopardesca dei proclami che nei fatti non vuole alcun cambiamento per paura di perderne il controllo, debba stare assai lontana da simili iniziative d’impresa.
Le attività riferite all’Isola Dino ed altre, che pongono all’attenzione nazionale ed internazionale le specificità dei nostri territori sono da stimolare e sostenere con forza, superando e vincendo ogni e qualsiasi gelosia e localismo.
Questo deve essere il compito della politica, di quella che concretamente vuole il rinnovamento per la rinascita e crescita economico-sociale, eliminando ogni vincolo che limita la capacità imprenditoriale.
Il nostro territorio e la Calabria tutta, salverà se stessa e darà un futuro di lavoro ai tanti giovani costretti all’abbandono, solo se saprà creare ricchezza, non per i pochi prescelti manovrabili e riconoscenti ma per tutti.
È necessità impellente promuovere e dar impulso a progetti imprenditoriali di alta professionalità, che possano avere l’effetto di smuovere in positivo quel famigerato PIL, Prodotto Interno Lordo, che da sempre ci condanna; questo è ciò che sta avvenendo a Praia a Mare con le diverse iniziative presenti le quali vanno invogliate con ogni mezzo.
Partecipare a manifestazioni nazionali ed internazionali per proporre eccellenze, risorse e produzioni, è iniziativa utile che auspichiamo venga fatta dal Tirreno, al Pollino, allo Jonio, augurandoci che siano sempre più gli imprenditori che abbiano da dire e soprattutto da offrire.
Non è più tempo di beghe, di nessun genere, imprenditoria e politica devono raddoppiare gli sforzi e cooperare per l’obiettivo comune, il benessere della collettività.
La libera iniziativa trova il suo fine oltre che nel legittimo profitto, nella funzione sociale di creare occupazione e quindi sviluppo, ed è davvero apprezzabile l’impegno che da tanti viene profuso specie quando è animato dall’attaccamento alla propria terra.
Evitiamo in questa sede, di parlare dei carrozzoni pubblici che parcheggiano politici o psudo tali a spese di noi tutti cittadini, diciamo invece alla Politica: non crei ulteriori problemi ai tanti già presenti, indichi invece soluzioni, solo così giustifica e da un senso alla sua presenza, ed evita di essere la campana stonata che nessuno ascolta ed infastidisce anche.
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