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“Nessun proiettile fermerà il processo legalitario e di cambiamento avviato in questa regione”. Lo afferma il Presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo, dopo aver appreso della vile intimidazione ai danni del Presidente della Commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, On. Salvatore Magarò.
“Invito il Presidente Magarò – ha aggiunto Di Iacovo – così come tutti gli amministratori in “trincea”, a resistere all’offensiva delle organizzazioni criminali, le quali, evidentemente, non accettano la forte determinazione della Regione guidata da Giuseppe Scopelliti a sconfiggere la ‘Ndrangheta, come dimostrano gli ultimi provvedimenti legislativi varati dal Consiglio regionale e tutte le iniziative tese ad impedire infiltrazioni e commistioni tra politica e malaffare.
Per la prima volta questa regione si trova davanti ad un processo di cambiamento irreversibile, dove accanto alla concreta volontà dell’amministrazione regionale di archiviare, con azioni incisive, decenni di predominio mafioso, è apparsa, finalmente, una rinnovata coscienza civile che ripudia la mafia e rifiuta ogni forma di sopraffazione. Una società che oggi reagisce e fa paura a quanti hanno alimentato il loro potere criminale in ragione di una diffusa omertà.
Spero – prosegue Di Iacovo – che la Magistratura e le Forze dell’Ordine possano al più presto fare luce su un gesto gravissimo compiuto all’indirizzo di una persona tanto per bene quanto schierata in primissima linea nella lotta contro l’organizzazione più potente del mondo.
E proprio perché in prima linea, c’è bisogno di alzare il livello di guardia affinché nessun presidio legalitario operante in questa regione possa rendersi vulnerabile”, ha concluso il presidente della Commissione contro l’economia illegale e sommersa.
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