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Il progetto “Parentesi Aperta” è aperto ufficialmente con due convegni informativi che si svolti nelle cittadine di Tortora e di Cetraro.
Un’iniziativa che mette in evidenza il sostegno e l’inclusione dei minori a rischio.
Il progetto è stato finanziato dalla “Fondazione con il Sud” e si propone di sperimentare un nuovo percorso riabilitativo per i ragazzi soggetti a procedimenti penali.
Le due cittadine, ospiteranno i due centri diurni messi a disposizione dalle parrocchie, all’interno dei quali si svolgerà il lavoro di recupero e reinserimento dei ragazzi.
Un progetto di grande valenza formativa di cui è promotore il Centro Accoglienza L’Ulivo di Tortora, supportato da numerosi partner come: L’associazione culturale di volontariato “Gianfrancesco Serio”,
il Comune di Cetraro, il Comune di Tortora, la Cooperativa Sociale Esserci Tutti, Delfino Lavoro Società Cooperativa Sociale, E.D.I Cooperativa Sociale, Oltre Cooperativa Sociale Arl, la Parrocchia San Benedetto di Cetraro, la Parrocchia Santo Stefano Protomartire, Promidea Cooperativa Sociale e l’Università degli studi della Calabria.
Durante i due convegni, sono intervenuti i sindaci di Tortora e di Cetraro, i parroci che hanno aderito all’iniziativa, le associazioni e le comunità partner del progetto.
La direttrice dell’Ufficio Servizi Sociale Minorenni di Potenza (Ministero della Giustizia), Maria Antonia Sprovera, ha parlato nel corso del convegno, che si è tenuto a Tortora, dell’importanza di “Parentesi Aperta”.
“Questo genere di iniziative – ha spiegato la Sprovera – sono un’importante opera di sostegno per i ragazzi. Il progetto prevede la presa in carico del minore dal momento dell’arresto. Un valido aiuto per i giovani a rischio ma anche per noi che operiamo in questo difficile e delicato settore”.
Tanti i volontari che hanno aderito all’iniziativa e che hanno già intrapreso un precorso formativo per poter operare al meglio con i ragazzi.”
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