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Si è tenuto presso la sede di Cosenza un incontro tra il titolare dell’ASP provinciale, il Commissario Straordinario Franco Maria De Rose, e i vertici dell’amministrazione comunale di San Marco Argentano, rappresentati dal sindaco, Alberto Termine, dall’assessore alla salute, Michele Argondizzo, e dal capogruppo di maggioranza, Mimmo Diodato. Il tema unico della riunione non è stato il mantenimento dell’ospedale, non avendo il Commissario poteri in merito ed attendendo a breve gli indirizzi che verranno dal Piano di Rientro che la nuova Giunta regionale sosterrà, bensì il miglioramento dei servizi e il perfezionamento dell’organizzazione del personale a supporto delle prestazioni da erogare all’interno del presidio sanitario. “Finalmente una persona seria ed intellettualmente onesto – ha riferito il primo cittadino di San Marco all’uscita dall’incontro – un professionista responsabile con cui poter parlare francamente, senza quella preoccupazione di vedersi modificata dopo poche ore la direzione tracciata nelle riunioni ufficiali”. Ad onor del vero, il responsabile della sanità provinciale, oltre ad attestare simpatia e sicura attenzione alle richieste formulate dal rappresentanza convenuta, ha solo confermato la possibilità di revocare alcuni trasferimenti di personale e attrezzature avvenuti nell’ultimo anno. Salvo, ovviamente, l’illegittimità delle disposizioni emesse e le possibilità del caso. “Quanto abbiamo richiesto – ha sottolineato l’assessore al ramo Michele Argondizzo – altro non è che il ripristino di una situazione che consentiva al Pasteur di essere annoverata tra le strutture virtuose di questa nostra sanità. Un insieme di provvedimenti che, a costo zero per l’amministrazione, restituirebbe ai cittadini di questa provincia una serie di servizi efficienti e redditizi”. Un’affermazione incontrovertibile che è stato il leit motiv dell’incontro, una chiara indicazione di capacità professionale e strutturale che, però, sembra inspiegabilmente esser costata cara all’ospedale posto ai piedi della torre normanna. “Noi puntiamo il dito contro la totale assenza di una programmazione di sviluppo e consolidamento della struttura tecnica e professionale del Pasteur, oltre al suo continuo depauperamento e alla mancata difesa dei validi servizi del presidio sanitario – ha dichiarato al Commissario De Rose il capogruppo della maggioranza, Mimmo Diodato –. Questa incredibile e colpevole disattenzione è stata la causa principale della lenta agonia con cui si è voluto far dissolvere il nostro ospedale”. Il j’accuse è chiaramente rivolto contro quei rappresentanti politici del territorio che poco o nulla hanno fatto per sostenere il progresso della struttura o per difenderne il patrimonio acquisito in tanti anni di faticoso lavoro. Adesso, si attende il ripristino e il perfezionamento di quei servizi, nella speranza di poter vedere nuovamente riconsiderato l’ospedale di San Marco Argentano tra le strutture di eccellenza della sanità calabrese.
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