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Attivato dalla Sezione Edilizia ANCE Cosenza, presso la sede di Confindustria Cosenza, lo sportello che raccoglie e segnala, su indicazione delle imprese interessate, i casi in cui la Pubblica Amministrazione ritarda i pagamenti alle stesse oltre il limite dei 30 giorni previsto dalla nuova direttiva europea.
«E’ stata proprio la Commissione Europea – puntualizza il Presidente reggente di ANCE Cosenza Giovan Battista Perciaccante – ad affidare ad ANCE l’incarico di monitorare il fenomeno dei ritardati pagamenti, riconoscendo al nostro sistema associativo di essere stato il primo a portare all’attenzione dell’opinione pubblica tale scandalosa piaga e ad organizzare, nel maggio 2012, insieme a tutta la filiera delle costruzioni, ai professionisti ed agli Enti Locali un grande evento di sensibilizzazione».
«Con questa iniziativa – continua Perciaccante – intendiamo dare voce a tutte le imprese edili locali per denunciare tutte quelle situazioni in cui non vengono riconosciuti i diritti delle stesse. Sarà sufficiente che le aziende si rechino in Associazione per comunicare i dati salienti dei contratti pubblici di appalti di lavori sottoscritti con almeno uno Stato di Avanzamento Lavori in ritardo di pagamento, impegnandosi a tenerci informati sull’evoluzione degli stessi. Avremo così elementi inconfutabili per segnalare con forza, in tempo reale ed in tutte le sedi i casi di inefficienza».
«In più continueremo a vigilare – conclude Perciaccante – affinché i fondi previsti dal recente decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze e vincolati a tale scopo siano effettivamente ed immediatamente utilizzati dalle Pubbliche Amministrazioni per iniziare a saldare i debiti pregressi. L’impegno, che, come ANCE Cosenza, ci sentiamo di prendere, è quello di proseguire nella battaglia intrapresa fino a quando non saranno trovate ulteriori risorse per far fronte a tutti i crediti che il mondo imprenditoriale vanta nei confronti della Pubblica Amministrazione e fino a quando non sarà sradicata definitivamente la scellerata prassi dei ritardati pagamenti. Ne va del futuro delle nostre imprese. Ne va del futuro del nostro territorio».
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