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Alla ripresa delle attività, dopo la pausa estiva, il Presidente di ANCE Cosenza Natale Mazzuca analizza la situazione del settore delle costruzioni, morso dalla più grave crisi economica dal 1929 ad oggi. «Soffrono tutti i comparti: l’edilizia pubblica continua nel suo trend negativo con una consistente riduzione degli importi dei lavori mandati a gara; l’edilizia privata, nonostante il lieve recupero degli scambi su abitazioni, non riesce a riportarsi ai livelli pre-crisi. In quest’ultimo caso è confortante registrare l’inversione di tendenza nell’area urbana cosentina, che conosce un andamento ben più dinamico nel numero di compravendite residenziali rispetto agli altri comuni della provincia».
«D’altra parte – aggiunge il Presidente Mazzuca- proprio nei periodi di crisi, il mercato diventa più selettivo, privilegiando la localizzazione degli investimenti nelle zone di pregio. Nello specifico, quelle prossime all’università, alle attività produttive e commerciali più importanti, ai poli di servizi pubblici, ai centri capaci di generare valore e ricchezza economica. Ma se tengono bene gli acquisti finalizzati ad investimento – sottolinea il Presidente dell’Ance cosentina – non altrettanto si può dire per il soddisfacimento di una consistente domanda di casa da parte di giovani coppie, famiglie meno abbienti, immigrati. Nell’ultimo decennio si è avuto un forte incremento del numero dei nuclei familiari, fenomeno che ha stimolato ed alimentato la domanda, ha impedito che i prezzi delle abitazioni subissero riduzioni sia pure poco significative, ha scongiurato il rischio di una bolla immobiliare (così come è avvenuto in altri Paesi), ha sostenuto e sollecitato investimenti nel settore confermando il comparto dell’edilizia quale volano di sviluppo e crescita».
Per la Sezione Edile di Confindustria Cosenza la difficile situazione economica generale, la crescita dei tassi di interesse, le nuove ed onerose imposizioni fiscali, in uno con l’ulteriore stretta creditizia messa in atto dal sistema bancario, stanno esponendo il settore delle costruzioni ad un doppio credit crunch: oltre a quello diretto per effetto della riduzione degli investimenti in edilizia residenziale, si è costretti a registrare anche quello indiretto, che si manifesta con una netta contrazione dei mutui per acquisto di abitazioni da parte delle famiglie.
«In più – commenta il Presidente Natale Mazzuca – la percentuale di finanziamento concesso dalle banche per l’acquisto della casa è crollata, passando da circa l’80% del prezzo dell’abitazione a meno del 50%, con la conseguenza che sempre meno famiglie sono in grado di sostenere il necessario onere iniziale. Ciò sta determinando sul territorio una significativa riduzione delle attività ed un rallentamento degli investimenti da parte delle aziende tradizionalmente attive e vitali che, come facilmente intuibile, tendono a non “immobilizzarsi” producendo invenduto e guardano con attenzione, unita ad esperienza e saggezza, all’evoluzione del mercato».
Per evitare il rischio di una stasi, con le facilmente prevedibili conseguenze, urge «intervenire in maniera tempestiva – sottolinea Mazzuca -per evitare l’innesco di questa pericolosa deriva, individuando proposte utili a sostenere il settore ed a sfruttare le note e sperimentate potenzialità di traino del comparto immobiliare sull’intera economia. Come sistema ANCE abbiamo sollecitato la riattivazione del circuito finanziario per l’acquisto delle abitazioni, anche attraverso un fondo di garanzia dello Stato per l’erogazione dei mutui alle famiglie, e l’alleggerimento del carico fiscale sulla realizzazione e sull’acquisto di residenze, soprattutto per quelle a più elevate performance energetiche».
Il tema del miglioramento delle prestazioni degli edifici, relativamente agli aspetti sia antisismici che energetici e termici, è da sempre caro ad ANCE Cosenza. «Insieme ai colleghi del Direttivo della Sezione Edilizia – conclude il Presidente di Ance Cosenza Mazzuca – abbiamo deciso di mettere in piedi un’iniziativa articolata, tesa a riqualificare il patrimonio edilizio del territorio, che necessita di interventi tecnici sapienti e mirati perché sia adeguato ai necessari standard di sicurezza».
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