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Riceviamo e pubblichiamo la Lettera aperta del Pres. Ance Cosenza al Sindaco di Cosenza:
Egregio Signor Sindaco,
faccio seguito a quanto ho avuto di esternarLe in altre occasioni con le note che mi sono premunito di farLe recapitare, per sottoporre ancora una volta alla sua personale attenzione una importante questione che investe diverse imprese nostre associate.
E’ il caso di numerose aziende locali che vantano, da più tempo, crediti relativi ad incarichi, forniture e lavori pubblici eseguiti per conto del Comune di Cosenza, senza aver potuto contare su un corretto svolgimento del rapporto contrattuale, a partire dagli stati di avanzamento fino all’atto finale. Eppure si tratta di opere regolarmente realizzate e servizi fondamentali resi per la collettività e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.
Queste imprese, ad oggi, sono costrette a forti esposizioni nei confronti del sistema bancario che, a seguito dei provvedimenti restrittivi intervenuti, sta mettendo in atto una generalizzata e diffusa stretta creditizia. Le conseguenze sono facilmente immaginabili: molte di queste si vedranno costrette ad effettuare tagli occupazionali significativi ed è concreto il rischio di un fermo totale.
Fin qui siamo rimasti in fiduciosa, attenta e vigile attesa, perché ci era stata prospettata l’eventualità che, con l’approvazione del bilancio e l’accreditamento dei fondi di competenza comunale, sarebbe stato possibile riconoscere alle imprese quanto dovuto.
Purtroppo l’attesa continua, la delusione aumenta e la condizione di notevole disagio in cui versano le aziende interessate tende a peggiorare. Tutto ciò mentre si è costretti a registrare il perdurare della fase di significativa restrizione delle opportunità di mercato legata alla drastica contrazione del numero delle gare e degli importi posti a base d’asta.
Per quest’ultima fattispecie, vorrei sottoporre alla sua cortese valutazione la possibilità, nei casi di ricorso all’affidamento di lavori in maniera diretta o mediante il sistema della procedura negoziata, di far valere il principio della “rotazione” nell’ambito di un ben aggiornato albo delle imprese di fiducia.
Alla Sua sensibilità non sfuggirà la delicatezza della situazione che rischia di avere ripercussioni drammatiche sui livelli economici ed occupazionali, con concreti pericoli di fallimenti diffusi.
Il momento è tale da richiedere ad ognuno, per la parte che lo riguarda e per quello che rappresenta, di operare scelte meditate assumendo comportamenti conseguenti anche in termini di riallineamento delle priorità di azione e di visione prospettica.
E’ pertanto che spero saprà valutare in maniera tempestiva questa difficile situazione e vagliare ipotesi percorribili in tempi brevi e certi per scongiurare questa malaugurata eventualità.
Con viva cordialità,
Natale Mazzuca
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