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Il Presidente della Sezione Terziario Avanzato di Confindustria Cosenza Sergio De Julio interviene sulla vicenda che riguarda la sospensione dei pagamenti, da parte dell’Unione Europea, relativi al Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e al Fondo sociale europeo (Fse) della Regione Calabria a causa del« sistema di gestione e di controllo regionale non ancora ritenuto completamente affidabile dai servizi di audit della Commissione europea».
“L’inadeguatezza del sistema regionale di gestione – ha commentato il Presidente Sergio de Julio – era già ampiamente noto alle imprese calabresi, in particolare a quelle che hanno partecipato al bando PIA del 2008”. “Ogni Dipartimento coinvolto nella gestione – ha aggiunto Sergio De Julio- sembra andare per conto proprio. In particolare, il Settore Formazione Professionale del Dipartimento Lavoro sembra vivere a parte e lontano da ogni forma di coordinamento, tant’è che i fondi per la formazione non vengono erogati nonostante molte attività formative si siano concluse da tempo”.
“Occorrono mesi – argomenta il Presidente del Terziario Avanzato degli Industriali cosentini De Julio- per concludere l’iter di valutazione di uno stato d’avanzamento ed occorrono settimane e settimane per registrare un decreto di liquidazione. Mentre la Commissione Europea vara una significativa semplificazione delle procedure per l’erogazione dei fondi per la ricerca industriale, gli uffici della Regione Calabria sembrano voler rendere il tutto sempre più complicato”.
“Quello che emerge – dice Sergio De Julio- è l’assoluta insensibilità della burocrazia amministrativa regionale rispetto alla situazione delle piccole e medie imprese in questo momento di pesantissima crisi economica. Già è difficile per una piccola impresa decidere d’intraprendere un progetto di ricerca industriale per i rischi e gli oneri che esso comporta. Se a queste difficoltà si aggiunge l’impossibilità di programmare i propri flussi di cassa perché l’erogazione dei contributi da parte della Regione è assolutamente imprevedibile, quella decisione può condurre al fallimento dell’impresa. E a tutto questo s’aggiunge la beffa della sospensione del pagamento dei fondi Ue alla Regione”.
“Quello che serve – conclude il Presidente del Terziario Innovativo di Confindustria Cosenza Sergio De Julio- è far comprendere alla Pubblica Amministrazione l’assoluto valore della variabile tempo come fattore di competitività e di possibilità di successo nel mercato: occorre fare in fretta e bene. L’impegno di tutti dovrà essere focalizzato con immediatezza in direzione dello sviluppo, della creazione di ricchezza endogena e di occasioni di lavoro. Due cose possibili da subito per il settore: la pubblicazione della graduatoria per il secondo bando PIA attesa da oltre due mesi, la valorizzazione dei piani dei Poli d’Innovazione già ridotti a tre anni rispetto all’articolazione originaria di cinque”.
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