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Dalla Calabria, il Partito Popolare Sicurezza e Difesa non può non esprimere la sua vicinanza ed il suo sostegno nei confronti del Maresciallo dei Carabinieri Vincenzo Bonaccorso, fondatore della Pastrengo, sottoposto a procedimento penale davanti al Tribunale Militare di Verona.
Una grande manifestazione di solidarietà quella che si terrà il prossimo 1 dicembre a Verona, dinanzi al medesimo Tribunale Militare, alla quale hanno già aderito gli organismi provinciale del PPSD e del Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia, in difesa di un Carabiniere, ma prima di tutto, di un uomo nel quale è innata la nobile concezione che servire fedelmente la Patria, vuol dire prima di tutto osservarne la Costituzione. Per questo, cioè solo per essersi realmente rivelato un “figlio della Costituzione”, sarà processato.
il reato ad Egli imputabile? Avere indirizzato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri una lettera nella quale richiedeva la sindacalizzazione dell’Arma, e, quindi, invocava, in nome dei fedeli servitori dello Stato, il riconoscimento del loro diritto alla libertà di pensiero e di opinione,un diritto inviolabile, poichè consacrato da due baluardi della convivenza civile, l’art. 21 della Costituzione e l’art. 10 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle libertà fondamentali.
Ebbene, con tali enunciati, ben si armonizza il principio che ha sancito la nascita del PPSD, secondo il quale l’etica deve fornire un terreno comune di discussione a tutti indistintamente, siano superiori o subordinati, cioè debba rendere possibile la convivenza tra gli uomini, la comunicazione reciproca, qualunque sia la loro appartenenza o visione del mondo.
E’ vero, i nostri diritti, talvolta, possono essere negati, ma non per questo perdono il loro valore, le libertà possono essere limitate, ma solo per ragioni valide, cioè per rispettare altre libertà, altri diritti. E tutto ciò ben può essere contestato, ma solo e soltanto nel momento stesso in cui si accetta la discussione, poiché solo in questo cruciale momento si riconosce l’uguaglianza tra i vari interlocutori, la loro libertà di parola, il loro diritto ad essere rispettati nelle loro opinioni, insomma, la loro dignità di persone, che è un valore assoluto, sul quale riposa il pluralismo.
Ciò vuol dire che qualsiasi forma di comunicazione e tra qualunque soggetto avvenga, porta in sé i presupposti ineliminabile dell’etica, nel senso che per metterla in discussione bisogna praticarla, cioè riaffermarla.
In relazione alla vicenda del povero Bonaccorso, l’Arma, anziché ricorrere al Tribunale Militare, avrebbe dovuto essa stessa osservare scrupolosamente quella che è la legge fondamentale dell’uomo, cioè l’uomo stesso, la sua dignità, che non deve essere mai violata.
In più sedi, il PPSD calabrese non ha mancato di evidenziare la necessità di gettare le basi per giungere ad una seria riforma della rappresentanza militare, perché ritiene che il regime vigente limiti di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impedendo, perciò, il pieno rispetto della persona umana e la sua effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
E’ la nostra stessa Costituzione che ci ha reso consapevoli di tali diritti, ed è la nostra stessa Costituzione che vuole metterci in grado di contribuire attivamente alle sorti della nazione.
E ancora, è sempre la nostra Costituzione ad insegnarci che le varie organizzazioni politiche, e, quindi, i partiti, non possono prescindere dal rilevare accadimenti di tal genere, proprio come quello che ha visto triste protagonista il Bonaccorso, perché è da questi che i Partiti potranno trarre quei fondanti riferimenti etico-politici ai quali ispirarsi nei loro programmi ideali, per avanzare verso forme sempre più elevate di civiltà.
Ciò significa che l’umanità, nella sua tensione verso traguardi sempre più alti di convivenza, ha bisogno di obiettivi etici e politici che stimolino la mobilitazione per il graduale cambiamento, un cambiamento che deve avvenire prima che nella società, nella mentalità degli individui, e che una volta avvenuto, potrà condurre alla costruzione di fecondi rapporti interpersonali.
D’altronde, siamo consapevoli di come la situazione attuale sia ancora molto lontana da quanto enunciato dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, e che ancora molta strada bisogna percorrere perché si attuino tali indicazioni, ma il PPSD è nato proprio per questo, per chiamare ogni uomo cosciente e responsabile ad un impegno proteso al rispetto universale di quei valori tradizionali riconosciuti dalla nostra comunità: le “libertà fondamentali”.
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