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Rocca Imperiale protagonista al “Salone del Gusto e Terra Madre”, andato in scena nel week end al Lingotto Fiere di Torino. Il piccolo borgo in provincia di Cosenza ha presentato, in quella che è stata per qualche giorno la capitale mondiale dell’enogastronomia di qualità, l’ormai famoso Limone di Rocca Imperiale che proprio quest’anno ha conquistato il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta). Proprio in merito a questo prestigioso riconoscimento, venerdì 26 ottobre, nel corso dell’evento “Anteprima Dop” il sindaco Ferdinando Di Leo e Gaetano Di Leo, per il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Limone hanno ritirato la targa, simbolo della qualità che distingue il pregiato agrume rocchese e sinonimo dell’impegno profuso al fine dell’ottenimento dell’IGP. L’iniziativa, al suo terzo appuntamento, è promossa dalla fondazione QualiVita con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentare e Forestali per valorizzare lo start up delle denominazioni agroalimentari italiane che hanno appena ottenuto il riconoscimento comunitario DOP, IGP e STG. Quest’anno l’Italia ha presentato sette nuovi prodotti (5 Dop e 2 Igp), collocandosi al primo posto per il maggior numero di nuove registrazioni.
Il percorso che ha condotto il Limone di Rocca Imperiale a questo importante risultato, parte da lontano, come sottolinea anche il professor Gaetano Di Leo, uno dei pionieri del “progetto limone” che si è recato a Torino assieme al sindaco, al presidente della Pro Loco Domenico Cosimo Di Mastrodonato e al delegato per il Consorzio di Bonifica Antonio Di Leo. Un cammino iniziato nel 2005 che ha messo in campo sinergicamente tutte le forze del territorio. La produzione del limone a Rocca Imperiale ha origini antichissime, addirittura risalenti al 1600. Con la coltivazione che si è incentivata a partire dagli anni ’50 con l’introduzione di impianti specializzati. Alla premiazione hanno partecipato il direttore generale della fondazione QualiVita, Mauro Rosati; il capo dipartimento politiche competitive del mondo rurale e della qualità del Mipaaf, Giuseppe Serino e il dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Roberto Varese.
Il sindaco di Rocca Imperiale Ferdinando Di Leo ha sottolineato l’importanza della sinergia tra pubblico e privato per il decollo del compartimento agroalimentare, portando alla ribalta l’esempio di Rocca Imperiale dove Amministrazione e Consorzio hanno trovato sin da subito un comun denominatore. Una kermesse d’eccezione, quella al Salone del Gusto di Torino, con aziende da ogni parte del Mondo che hanno raccontato i loro prodotti con degustazioni e convegni. E ancora una volta l’Alto Jonio cosentino ha saputo ritagliarsi il suo spazio, grazie a Rocca Imperiale che si fregia ormai da anni dell’appellativo di “Paese dei Limoni”. Con la particolarità di un IGP “monocomunale”, cioè che rappresenta un prodotto specifico del territorio rocchese. Forma allungata e di medie dimensioni con la buccia ricca di oli essenziali, come il limonene, che conferiscono al prodotto un intenso profumo. La polpa, quasi priva di semi, produce abbondante succo. Caratteristiche che rendono il Limone di Rocca Imperiale unico al mondo.
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