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Dopo l’attento vaglio delle centinaia di candidature pervenute in concorso, la Giuria del “Premio per la Cultura Mediterranea” ha reso noti i nomi dei vincitori della IX edizione del concorso.
Marek Halter, scrittore e intellettuale polacco perseguitato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale, sarà premiato per la Società Civile; la Sezione Scienze dell’Uomo verrà attribuita al filosofo e psicoanalista Massimo Recalcati, studioso dei rapporti tra genitori e figli che, nel suo ultimo lavoro “L’ora di lezione. Per un’erotica dell’insegnamento” (Einaudi), si dedica al problema della scuola e alla pratica dell’insegnamento.
Lo scrittore spagnolo Marcos Chicot si aggiudica la Sezione Narrativa con l’intrigante thriller ambientato nella Crotone del 510 a.c., “L’assassinio di Pitagora” (Salani), mentre la Sezione Narrativa Giovani, affidata al giudizio di oltre 300 studenti di istituti di istruzione superiore calabresi e lucani, è assegnata al giornalista e scrittore Francesco Vecchi per il romanzo “Avrà l’odore delle cose nuove” (Leone editore).
Ad Alberto Angela, paleontologo, scrittore e amato volto televisivo, va la Sezione Cultura dell’Informazione; il riconoscimento per la Sezione Traduzione sarà riservato a Guia Minerva Boni, che ha contribuito alla diffusione delle opere dei maggiori autori in lingua portoghese.
Premio Speciale della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania andrà ex aequo agli scrittori Mimmo Gangemi e Raffaele Nigro, illustri testimoni e protagonisti culturali delle due regioni.
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