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“Abbiamo la sensazione, e speriamo che non sia una certezza, che la Giunta,guidata da Giuseppe Scopelliti,ha ‘progettato’di smantellare i Parchi Marini Regionali, che sono le poche realtà fatte nel settore della tutela e valorizzazione ambientale. Questa sensazione trova, mano a mano, conferma nel fatto che l’Esecutivo calabrese prenda a pretesto la riduzione delle spese, per ridimensionare e quindi, di fatto, ‘cancellare’ il ‘Sistema Parchi’ che in Calabria,unico strumento di difesa di tali preziose risorse naturali”.
Questo è quanto hanno dichiarato, congiuntamente, i Commissari regionali dei Verdi Ecologisti, Mario Giordano e Aurelio Morrone.
Per i Verdi,non sono sicuramente i parchi marini regionali a mettere in crisi le finanze della regione.
Anzi, i settori burocratici dove si annidano gli sprechi sono altri, ad esempio ci dica la Regione quanto spende per il ponte sullo stretto? Tagliare la rete dei parchi significa escludere la Calabria dai modelli innovativi di sviluppo e di autogoverno. Ecco perché – spiegano Giordano e Morrone – siamo contrari a ritornare ai vecchi modelli di finto sviluppo fatto, soprattutto, di deturpazione di territori marini, che in parte sono compromessi, proprio a causa di una insensibilità politica nel settore della tutela e della valorizzazione ambientale.
Le conquiste ambientali sono un fattore positivo, che vanno valorizzate e non depotenziate!
E’ il caso del “Parco Marino della Riviera dei Cedri”, che è un’espressione culturale del territorio e richiesto dagli ambientalisti, dalle persone comuni e dalle amministrazioni da più di 30 anni.E adesso solo a quattro anni di distanza dall’istituzione si ne vuole decretarne la fine, sottacendo che gli scarsi fondi di bilancio concessi sono serviti a pagare gli apparati burocratici ma non le iniziative finora svolte, mentre necessitano fondi per la delimitazione dell’area, per un mezzo nautico, per studi più approfonditi sulla biodiversità.
Sappiamo, purtroppo, che non mancano le posizioni avverse nei confronti dei Parchi – rilevano,ancora, i responsabili dei Verdi Ecologisti della Calabria – ma sarebbe utile chiedersi chi non ha voluto farli decollare, dal momento che si è ritardata perfino l’approvazione di strumenti essenziali alla vita dei Parchi stessi:statuto e piani di valorizzazione. Inoltre, anche nella distribuzione dei fondi PISL, in zona, è stato escluso il Parco a favore dei Comuni e delle solite lobby. Utilizzando,nella fase propositiva, il Parco come partner del progetto, in quanto garante della sostenibilità e perché la sua presenza,all’interno del progetto,dava un punteggio maggiore per il territorio.
La Posizione dei Verdi Ecologisti Calabria: Diciamo No! al depotenziamento dei Parchi !
Cancellare i Parchi è un grave errore politico, perché, da un lato si privano i territori e le popolazioni di strumenti efficaci di autogestione e, dal’altro, si dà ossigeno alle speculazioni e alle infiltrazioni del malaffare che, nel settore ambientale,sono abbastanza dinamiche.
Chiediamo di mantenere in vita i Parchi con una nuova mentalità gestionale, che dia nuovo impulso all’occupazione legata all’ambiente, che li faccia divenire indiscusso volano di sviluppo e linfa all’occupazione legata all’economia verde, ma anche autosufficienti dal punto di vista finanziario.
Occorre che i Parchi diventino un presidio essenziale del territorio, contro ogni forma di inquinamento e di abusi e che si trasformino anche come campo di sperimentazione per un futuro sostenibile.
Auspichiamo, ed è per questo che renderemo pubbliche le nostre proposte, affinchè venga corretta questa scellerata posizione sui Parchi assunta dalla Regione. Il futuro della Calabria va ridisegnato partendo proprio dalle risorse ambientali e dalle energie migliori che può mettere in campo.
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