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di Rossella Regina
Si sono spenti i riflettori sulla XV edizione del Paliu cui Ciucci di Laino Borgo, evento cult del piccolo centro cosentino, quest’anno a firma della neo-costituita Pro Loco cittadina, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e il sostegno di Enel.
Nonostante le prime fasi concitate d’inizio gara, caratterizzate, come sempre, dalla difficoltà dell’allineamento dei ciuchi alla griglia di partenza, poco hanno avuto da fare Casalettu-Vavuosu (bianco-nero), vincitrice dell’ultima edizione del Paliu, Cagghienti (bianco-verde), Mpedi u Burgu (verde-nero),Sant’Antoniu (rosso-verde), San Biasu (giallo-rosso) e Santu Vastianu (rosso-blu): a tenere banco sin da subito è stato l’agile Alessandro Vannucci conl’asino n° 1, Zafarana (alias peperone), fantino del Rione Sant’Agustinu (giallo-verde), che in poco più di 10 minuti di gara ha sbaragliato tutti.
Fuggitivo sin dalla ‘mossa’ iniziale, a firma del Mossiere storico del Paliu, Alessandro ha conosciuto meno battute d’arresto che i restanti sei colleghi, alle prese con asini dallo scarso interesse alla gara. Ed è così che, a posteriori del variopinto corteo che ha guidato tutte e 7 le tifoserie dal cuore dell’abitato, Piazza Navarro, fino in località Petroso, a pochi passi dal centro abitato lainese, per la gara all’ultimo ciuco, che Sant’Agustinu ha visto coronarsi il sogno della vittoria, reso ancor più sofferto dall’unico Palio presente in casa e risalente al 2008.
Una contrada, Sant’Agustinu, inferiore alle altre solo nei numeri dei tifosi contradaioli, ‘pochi ma buoni’, come si affrettano a ribadire Capitano e Rettore. Va così, ai giallo-verdi, il quindicesimo Paliu cui Ciucci Città di Laino Borgo, dipinto dall’artista d’origine lainese Vincenzo Bloise, che ha omaggiato la festa a memoria dell’antico amore per la sua terra natìa.
Accanto al Palio dell’edizione corrente, la contrada Cagghienti ha mostrato al nutrito pubblico accorso all’evento quello conquistato nel 2010, opera di un giovane lainese, Antonio Orsini, scomparso prematuramente nei mesi scorsi e figlio di una delle colonne portanti della festa, Ugo Orsini, e alla cui memoria è stato dedicato l’evento.
Dopo un lungo e commosso applauso, l’atmosfera carnascialesca tipica della manifestazione ha preso nuovamente il sopravvento consentendo ai 7giurati internazionali, selezionati ad hoc tra il pubblico, di elaborare l’univoco verdetto finale: The winner is Sant’Agustinu.
E così, sul far del tramonto, si è naturalmente assopita l’attenzione nei confronti di un evento che, di anno in anno, e sin dal 1976 (sebbene con qualche pausa), porta nel piccolo centro dell’alto cosentino un nugolo di curiosi senza pari, sicure presenze, visto lo spettacolo proposto, anche per gli anni a venire.
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