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Sembrerebbe, a dire del sindaco, che la crisi economica che attanaglia l’Italia e l’Europa neanche sfiori il nostro comune. Dai diversi articoli apparsi sulle testate giornalistiche locali, Altilia sembrerebbe il centro del mondo, un’oasi o una valle incantata.
Leggiamo di una miriade di cantieri, di una infinità di finanziamenti che arrivano. Così non è. Se presentare dei preliminari, il minimo che l’amministrazione ha l’obbligo di fare, equivale ad avere il finanziamento già nelle casse comunali, allora questa è un’altra cosa.
Altilia vive le difficoltà come tutte le realtà comunali, anzi ancora di più. I cantieri che attualmente sono aperti scaturiscono da finanziamenti della passata legislatura: 500 mila euro per i centri storici, 50mila euro per la messa a norma dell’impianto sportivo di Altilia, 250 mila euro per il consolidamento idrogeologico della Iernara, 250 mila euro per l’asilo nido ad Altilia, 76 mila euro per il consolidamento degli edifici scolastici, 350 mila euro per il miglioramento degli ambienti scolastici presentato dai tecnici in collaborazione con l’istituto comprensivo di Grimaldi, 120 mila euro per la pavimentazione delle strade comunali adesso ridotto a 80 mila euro, e non ultimo, quello per alloggi di edilizia sociale con un finanziamento di 600 mila euro circa. Insieme a questi progetti, alcuni conclusi ed altri da collaudare, ci sono tanti preliminari già presentati in attesa di essere valutati o ripresi: dai centri di aggregazione sociale all’efficientamente energetico delle strutture pubbliche, ad un progetto per realizzare un campo di calcio polivalente, all’adeguamento sismico della sala municipale. Tutte opere eseguite con la collaborazione fattiva dei professionisti locali, tra cui il sottoscritto Ercole Gallucci e la vecchia amministrazione.
Attualmente gli unici lavori realizzati dalla Giunta De Rose, dei quali abbiamo dato ampio merito, riguardano la sistemazione della Fontana Vecchia in Maione, un tratto di fognatura con residui di mutui degli anni passati per un importo di circa 27 mila euro, e tanti altri piccoli lavori di manutenzione ordinaria. Altilia e la frazione Maione sono più puliti, grazie anche al servizio porta a porta ormai attivo. È stata cambiata la gestione della centralina idroelettrica, ma ancora della produzione non se ne parla.
L’opera che l’amministrazione porta avanti non solo è a senso unico, ma sembra che le decisioni siano prese da un solo attore, senza che ci sia il benché minimo coinvolgimento o punto di discussione. Se ci siamo trovati a votare qualche punto in consiglio, come il programma triennale dei lavori pubblici, il servizio porta porta per la raccolta dei rifiuti, l’affidamento della gestione dell’acqua potabile, la consulta dei giovani e le varie commissioni dell’Ente, tali votazioni sono scaturite da un’analisi fatta all’interno del gruppo di minoranza e con il coinvolgimento di una parte di cittadini. Ma mai da un confronto politico con le riunioni dei capigruppo consiliari o con gli assessori. Anzi, i confronti richiesti da noi su problemi inerenti a tante spese facili e su atti riguardanti il bilancio non sono mai stati considerati. Si fa finta di niente per i tanti sprechi quali acquisti di piante, di lavori e servizi affidati all’esterno quando si potrebbero benissimo eseguire con il personale comunale, di incarichi legali che non necessitano di una spesa considerevole per promuovere solo 6 numeri dell’Eco di Altilia. Abbiamo chiesto di rivedere le aliquote sull’Imu: niente di tutto ciò. L’amministrazione ha aumentato le tariffe sia per le prime che per le seconde case portandole al 5 per mille e al 9 per mille.
Altro che centro d’Europa: sono i cittadini che devono pagare tutti questi sprechi ed anche qualche incentivo dato ai responsabili senza che c’è ne fosse bisogno! Quindi c’è ben poco da stare allegri, o almeno questa allegria è solo per pochi intimi. Anche se è passato un anno di amministrazione sono ritornati a galla i vecchi metodi di fare politica, fondata non sul bene collettivo ma solo sul protagonismo e su scelte indirizzate alla soddisfazione di poche persone. Purtroppo, sembra che si stia riscrivendo una storia già vista che sta facendo ricadere la comunità in un tunnel di cui era riuscita ad uscire dopo tante difficoltà. Fortunatamente siamo in un altro periodo dove il cittadino è più consapevole di quello che succede e dove la nostra opera di informazione è del tutto obiettiva, per questo con i nostri sacrifici (e non finanziato dalle casse comunali come la spesa sostenuta per il periodico sopra accennato) abbiamo creato un bollettino informativo locale di informazione per i cittadini.
Concludiamo dicendo che, forse presi dall’entusiasmo della vittoria elettorale, si sono fatte valutazioni sbagliate, ma siccome siamo ancora ad un anno di amministrazione si può sempre cambiare rotta, e noi ben volentieri sosterremo questo cambiamento, ma con un coinvolgimento reale non a tavola preparata.
I Consiglieri di Minoranza
Giovanni Pagliuso, Luca Aiello, Ercole Gallucci
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