Giovane Italia Cosenza: “Katya Gentile va reintegrata”

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Il coordinamento provinciale della Giovane Italia di Cosenza, con un comunicato stampa ufficiale, prende posizione in merito alla vicenda che ha coinvolto e rimescolato gli accordi in seno alla giunta comunale nella città dei Bruzi.

Il provvedimento che ha adottato il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, non è andato giù ai giovani pidiellini cosentini. La decisione “incomprensibile” di revocare le deleghe all’ex assessore e vice sindaco Katya Gentile, ha lasciato tutti un po’ perplessi.

Un fulmine a ciel sereno, innanzitutto perché la Gentile ha contribuito fortemente con un bacino di voti non indifferente alla vittoria del centrodestra a Cosenza e in secondo luogo perché ha svolto il suo incarico con dedizione e lealtà, portando a casa tanti risultati, che sono sotto gli occhi di tutti.

Prima eletta in città, partendo da questo dato “certo” che non si può tralasciare e far passare in secondo piano, noi chiediamo a gran voce e questo concetto lo ribadiremo nella direzione provinciale del Pdl, che l’ex vice sindaco non può essere in nessuna caso, sostituito da nessun altro esponente del nostro o di altri partiti.

Noi come coordinamento ci appelliamo al buon senso della politica e del sindaco Occhiuto, perché chiunque conosce la realtà dei fatti, può ben capire che questa direttiva “mirata” a ledere i meccanismi interni al nostro partito, fa parte di un disegno ben preciso, che cerca di indebolire il Pdl calabrese.

Questi incidenti di percorso, ci teniamo a precisare, fanno male soprattutto ai cittadini che quotidianamente con la crisi che ci ha travolto, stanno compiendo dei veri e propri miracoli per cercare di mandare avanti le proprie famiglie.

Come gruppo radicato su tutta la provincia, a noi queste beghe interne non ci appartengono, da tempo abbiamo sposato una linea che ci allontana dalla spartizione di poltrone in cambio di accordi avventati e sprovveduti,  noi siamo per la politica del fare e ci opporremo sempre a inutili giochetti di palazzo.

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Author: Cristina

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