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La fusione dei Comuni di Rossano e Corigliano è l’unica via perseguibile per rilanciare le aspettative di sviluppo e per rafforzare la strategicità politica di questo territorio, ma è soprattutto l’unica strada da percorrere con responsabilità e lungimiranza per ridare speranza e un futuro certo alle nuove generazioni. Un atto, quello che oggi sono chiamati a deliberare i Consigli comunali di entrambe le Città, di grande responsabilità che si spera possa abbattere definitivamente quella cortina campanilistica che per secoli ha diviso le due comunità. Per troppo tempo abbiamo parlato con due lingue ed in modi diversi. Ora non possiamo essere più Babele! Ce lo chiede la storia. Ce lo chiede il buonsenso. Ce lo chiedono le innumerevoli necessità e le sconfitte che purtroppo, specie negli ultimi anni, abbiamo incassato a causa della nostra visione unitaria dei municipi. Ce lo chiedono i nostri figli che auspicano e pretendono di voler continuare a vivere e operare proprio lì dove sono nati e dove conservano le proprie radici e i propri affetti. L’unione fa la forza! Mai come oggi un’espressione così abusata risulta essere la chiave di volta per il futuro. Un unico comune di 80mila abitanti potrà far valere, senza più scusanti, tutte le prerogative per scalzarsi di dosso il giogo opprimente di quelle “sovranità” sovra territoriali che per anni hanno tenuto a freno la nostra crescita. Oggi diamo un indirizzo politico che si spera possa essere il più positivo possibile, ma anche da sprone ai cittadini rossanesi e coriglianesi che nel prossimo futuro saranno chiamati, attraverso il Referendum, a scegliere il destino di questi due municipi.
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