Francesco Grandinetti sulla posizione dell’UDC Regionale

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Le continue assicurazioni in merito alla tenuta dell’alleanza UDC-PDL in Calabria portate avanti da esponenti di primo livello del partito di Casini, creano confusione nell’elettorato, non basta spuntare i posti migliori al senato al fine di assicurare l’elezione di propri uomini, è indispensabile dare un segnale forte di rottura e di cambiamento con il passato.

L’accordo e il patto stretto con Scopelliti e non con i calabresi dove sta portando la nostra Regione? Attualmente assistiamo al caos nella gestione dei rifiuti, alla disputa interna per la stabilizzazione dei precari ad un sistema sanitario che stenta a garantire i servizi primari, al settore dei trasporti carente, al Turismo al collasso, se tutto questo è frutto dell’accordo allora qualcosa non torna.

I dirigenti dell’UDC Calabresi dovrebbero tenere in debita considerazione che non è possibile portare avanti l’azione politica continuando ad essere alleati in Calabria con il PDL-LEGA, come diventa difficile per l’elettorato comprendere una visione che vede a Roma l’appoggio alla coalizione guidata da Monti e in Calabria il sostegno al PDL camuffandolo dietro un patto personale che in politica non esiste poiché gli uomini rappresentano le idee i programmi dei rispettivi partiti.

Se sui giornali stamane leggiamo le prove che il PDL guidato da Berlusconi, in Calabria guidato da Scopelliti ha scippato 1,4 miliardi di euro destinati alle infrastrutture calabresi allora la domanda sorge spontanea: qual è il patto che ancora bisogna rispettare? I calabresi hanno il diritto di ribellarsi a tutto ciò e lo potranno fare soltanto se intravedono una sostanziale inversione di tendenza che passa soprattutto, lo dico con grande franchezza dalla presa di posizione che il partito di Pierferdinando Casini porterà avanti nella campagna elettorale. Non possiamo essere succubi di giochi di altri tempi, la nostra gente ha bisogno di sperare e credere che l’Italia e la Calabria possano intraprendere la strada che porterà alla ripresa e alla crescita. Le decisioni territoriali cozzano con la visione politica dell’Italia, e la Calabria fino a prova contraria è parte integrante dell’Italia.

Gli esponenti  Calabresi della lista civica per Monti dovrebbero sentire l’esigenza, il dovere e la necessità di chiarire con l’UDC questo aspetto di fondamentale importanza, Futuro e Libertà che mi onoro di rappresentare non ha peli sulla lingua per denunciare ai calabresi il totale dissenso verso le dichiarazioni ripetute a iosa per difendere un governo Regionale che ha ampiamente dimostrato tutti i suoi limiti. La coalizione Monti può diventare per la Calabria la via d’uscita seria e concreta, ne è la dimostrazione la non impugnazione della legge Regionale sulla Fondazione Campanella, suppongo che se l’attuale Governo avesse voluto impugnarla qualche virgola fuori posto l’avrebbe trovata…

La candidatura blindata al senato dell’assessore Trematerra e la candidatura in posizione utile  alla Camera del Presidente del Consiglio Talarico, impone dal mio modesto punto di vista all’UDC di prendere le distanze immediate dal governo regionale e l’apertura di un confronto con gli alleati di coalizione per la creazione della nuova classe dirigente che avrà il compito di colmare le lacune che da decenni la Calabria si porta sulle spalle.

Sono pronto a confrontarmi e a ribattere verso tutti quelli che ancora insistono  nel portare avanti logiche politiche obsolete, la nostra gente è stanca, il voto politico per la nostra terra equivale a quello amministrativo se ancora dovesse perdurare questa compagine per i Calabresi non c’è speranza può restare solo e soltanto la rassegnazione, ma non per noi di Futuro e Libertà che continueremo a lottare per una Calabria diversa.

Francesco Grandinetti: candidato alla Camera –Fini-Futuro e Libertà

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Author: Cristina

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