Forciniti: “Tardiva la reazione di Gallo e Franchino sulla soppressione del Sibari-Metaponto”

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“Sulla ormai nota vicenda dei tagli che riguardano i collegamenti ferroviari sulla tratta Sibari-Metaponto non è consentito a nessuno fare demagogia o tentare di ciurlare nel manico”.

E’ quanto afferma, in una nota, l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti della Provincia di Cosenza Giovanni Forciniti.

“I consiglieri regionali Gianluca Gallo e Mario Franchino -prosegue la nota- sanno benissimo, e se non lo sanno la cosa è veramente grave, che la soppressione del treno Sibari-Metaponto è una decisione assunta in piena ed assoluta autonomia dalla Regione Calabria. Appare, pertanto, fuori luogo, tardivo e ipocrita il loro atteggiamento di meraviglia e di sorpresa e l’atteggiamento di chi, oggi, mostra di stracciarsi le vesti. Dove erano i due consiglieri regionali quando tale decisione veniva assunta? Perché non hanno detto una, una sola parola nel momento in cui essa veniva ratificata?”.

“Come si può oggi –si domanda l’assessore provinciale- gridare allo scandalo contro i tagli effettuati da Trenitalia sulle tratte extraregionali e parlare di ripristino dei treni a lunga percorrenza se la nostra Regione, per prima, ha dato il cattivo esempio, copiando ed applicando gli stessi criteri assunti da Trenitalia? La verità è un’altra e si dovrebbe avere il coraggio di dirla, tutta intera, ai cosentini e ai calabresi: sull’intera tratta jonica è in atto da tempo un vero e proprio disegno di dismissione e di progressivo smantellamento del trasporto pubblico su ferro rispetto a cui finora chi ha rappresentato la nostra regione non ha saputo opporsi con la forza e l’autorevolezza necessarie”.

“Ora, però -conclude Forciniti- la misura è veramente colma. I sindaci, gli amministratori locali e le popolazioni di questi territori sono stanchi e non sono più disponibili ad essere penalizzati e discriminati. Sono pronti a scendere in campo e a dare battaglia, portando avanti la loro protesta civile e democratica contro le decisioni finora assunte. Dopo i “no” e gli ostacoli posti alla nascita dell’aeroporto di Sibari ed ai grandi progetti trasportistici via mare (porto di Corigliano), non consentiranno a nessuno che anche questo servizio minimo su ferro venga soppresso e annullato tra l’indifferenza ed il silenzio generale”.

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Author: Cristina

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