Filomena Falsetta: “Mi candido a Sindaco di Corigliano nelle liste pulite del Coisp e del Centro Studi Lazzati”

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Il progetto Liste Pulite Lazzati promosso dal Coisp – Sindacato Indipendente di Polizia e dal Centro Studi Lazzati ha contagiato anche me, così come contagerà tutti coloro che credono fermamente che la “politica può essere cambiata”.

Con queste parole Filomena Falsetta, giovane avvocato cosentino e promotrice di “politiche di Sicurezza e Difesa”, rende nota la sua candidatura a Sindaco di Corigliano Calabro, sciolto per mafia il 9 giugno 2011 con Decreto del Presidente della Repubblica.

I motivi della mia candidatura, dichiara Falsetta – fortemente voluta e, quindi, battezzata dal Giudice Emerito della Corte di Cassazione Romano De Grazia, nascono dalla maturata e irremovibile  convinzione che la politica, sinora, ha fatto veramente molto poco per contrastare le mafie; anzi, al contrario, molto spesso ha colluso con esse, consentendo loro di rafforzarsi e allungare i tentacoli su tutto il territorio nazionale ed anche oltre.

E non è un caso che la parola d’ordine del progetto Liste Pulite Lazzati sia proprio l’ “oltre”, questa volta inteso però come “svolta storica”, che genera una sfida che chiama tutti incondizionatamente, politici, comuni cittadini, Forze dell’Ordine, Magistrati, e alla quale abbiamo tutti abbiamo il dovere di aderire, per far si che la questione morale non resti irrisolta.

Ritengo, infatti, che un’innovativa ed efficace lotta alla mafia vada condotta da più soggetti e su più fronti. Con questo voglio semplicemente significare che la lotta alla mafia non è un’esclusiva, nel senso che non può essere demandata in toto alla magistratura e alle forze dell’ordine, ma  è un impegno che deve riguardare la società civile nella sua straordinaria interezza, che deve sostenere gli Operatori della Sicurezza con comportamenti concreti.

Credo che solo così potrà essere spezzata la coltre della cultura mafiosa e potrà invece coltivarsi la cultura antimafiosa, che altro non è che la cultura della cittadinanza attiva e dell’impegno civile.

D’altro canto, sono consapevole che si tratta di un lavoro socio educativo duro e faticoso che in passato è stato svolto da realtà e persone lasciate sole e per questo esposte alla furia omicida della mafia; ma ora, mi rendo conto, invece, soprattutto attraverso le coscienti adesioni da più parti alle Liste pulite Lazzati, che la società civile ha cominciato a fare molti passi in avanti, a reagire e a prendere posizione per la legalità e la democrazia.

D’altronde, dovrebbe nascere spontaneo reagire di fronte alle illegittimità perpetrate nei confronti della comunità, anche nel caso in cui queste non riguardino direttamente il singolo, ma, pur sempre, gli riguardano di riflesso, in quanto membro di una comunità.

Io stessa, in più occasioni, intervenni pubblicamente sulle vicende che colpirono l’amministrazione coriglianese, promuovendo e valorizzando la decorosa azione della Magistratura nell’inchiesta Santa Tecla, diretta a ricomporre i tasselli di un puzzle criminoso, che avrebbe avuto inevitabili ritorsioni sui coriglianesi onesti, riferendomi, in particolare, a quei magistrati che rischiano quotidianamente per sbrogliare l’intreccio mafioso ma che molto spesso, il loro operato viene iniquamente messo in discussione. In quella sede non persi occasione di esaltare lo strumento delle intercettazioni come efficace rimedio per spalancare le porte alla legalità e alla trasparenza.

Per questo, credo che ora più che mai i coriglianesi abbiano bisogno di garanzie essenziali, ma soprattutto di riferimenti etico-politici ai quali ispirarsi per avanzare verso una classe dirigenziale dignitosa ed elevata.

Il mio obiettivo realistico e spassionato, che si fonde in quello del progetto Liste Pulite Lazzati, è unicamente quello di consentire ai cittadini coriglianesi  di raggiungere traguardi di sana convivenza politica e sociale ponendo un veto all’esercizio di poteri completamente estranei alla nozione nobile ed esigente di politica, che sinora hanno favorito una decadenza dei diritti di libertà e dei precetti etici sui quali di fonda la vita della comunità coriglianese e della cittadinanza tutta.

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Author: Cristina

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