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La coordinatrice della Sicurezza e Difesa dell’Area finiana Obiettivo Futuro, ha scritto al leader Gianfranco Fini, richiedendogli un incontro rivolto ad ottenere il Suo sostegno di uomo politico e di incessante propugnatore della questione Sicurezza, ad un ricorso promosso nell’agosto del 2010 da una rappresentanza di Carabinieri ausiliari, riservisti dell’Esercito e della Marina Militare dinanzi alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
Il mio appello dalla Calabria al Presidente Fini – dichiara Falsetta – ha l’obiettivo di destare l’attenzione di tutto il mondo politico su quei giovani figli della nostra Costituzione, illegittimamente estromessi dal proprio Corpo di appartenenza da uno Stato che pur continuando a dichiarare la priorità e l’interesse per la sicurezza del Paese, persevera nell’operare una politica di tagli che mortifica il loro essere interiore e professionale.
Dall’alto – continua Falsetta – si parla continuamente di una spinta verso l’integrazione con l’Unione Europea, un’integrazione che, a mio avviso, non potrà mai aver luogo se lo Stato continua a calpestare gli stessi principi comunitari.
Non è più tollerabile continuare ad assistere inermi ad uno Stato che anziché preoccuparsi di garantire la sicurezza nei vari territori attraverso l’impiego di quelle migliaia di fedeli suoi servitori, ha la vergognosa premura di assicurare la” protezione di personaggi della politica che hanno l’unico scopo di mantenere la propria sedia in Parlamento”.
Se quelle scorte – incalza Falsetta – fossero invece utilizzate al servizio della collettività, si favorirebbe senz’altro un maggiore sbocco occupazionale e una salda e vigorosa tutela sociale.
Non possiamo più tacere – conclude la Coordinatrice della Sicurezza in Calabria di Obiettivo Futuro – di fronte a questo “inutile sperpero di danaro pubblico”, che merita invece di essere impiegato per dare linfa alle vere risorse dello Stato: “i tutori dell’ordine pubblico”.
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caro marco,io la penso come te,io ho versato 100 euro alla signorae per tutta risposta quando chiedevo a che punto era il ricorso lei nn mi sapeva dare una risposta, e dopo tante insistenze mi ha detto di lasciarla stare altrimenti mi denunciava.quindi fatti due conti.questa tira x se.e di noi se ne frega.
mah…….per 2 lunghi anni non ha mai dato informazioni ai precari militari addirittura su un social network bloccò le persone che chiesero informazioni in merito al ricorso……poi dopo la sua “cacciata” dal PSD cavalca un suo vecchio ricorso per ributtarsi in politica…… attenti cari signori chi sfrutta un’ideale altrui per propri scopi personali non è molto affidabile…….io credo che la signora si debba fare un esamino di coscienza e credo che qualcuno debba ricordarsi di come si nascondeva per non farsi trovare in merito al “famoso ricorso” cordiali saluti… marco