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Cultura enogastronomica, valorizzazione dell’identità e del terroir. Essere i promotori dei prodotti della terra e far conoscere le nostre eccellenze ai calabresi e nel mondo. Responsabilità sociale e marketing territoriale. La mission SIMET non subisce scostamenti ed anzi si consolida negli anni. Di iniziativa in iniziativa. E dal prossimo VENERDÌ 25, a bordo di tutti gli autobus, un nuovo prodotto d’eccellenza DOP sarà distribuito, impreziosendo la lista dei riusciti esperimenti: i “FICHI DI COSENZA”.
Dopo gli “scoratelli” del Panificio LEVANTE, i “Pupuliddi” della storia pasticceria TAGLIAFERRI, gli Ovetti al cioccolato del confettificio TORTORA e i Panettoni artigianali della MEDITERRANEA FOOD, la SIMET è ora partner del CONSORZIO FICO ESSICCATO del COSENTINO.
Scoprire e promuovere le eccellenze del nostro territorio arricchendo il catering e dunque il confort a bordo per il Cliente – dichiara Stanislao SMURRA responsabile marketing dell’Azienda – resta un nostro irrinunciabile principio ispiratore. Riappropriarsi anche in chiave manageriale del valore aggiunto identitario ed enogastronomico è la chiave d’ingresso verso il turismo sostenibile e lo sviluppo durevole al Sud. Bisogna essere ambasciatori convinti e coerenti del territorio nel quale si vive e lavora, nel quale si costruiscono e condividono occasioni di crescita sociale. In Calabria – conclude SMURRA – abbiamo l’antidoto per governare la crisi ed essere competitivi con il resto del mondo, puntando anzi tutto sui nostri prodotti e suggerendo un ritorno intelligente alle produzioni della terra.
Il Consorzio è stato costituito nel 2003 da imprese di produzione e trasformazione con lo scopo di valorizzare e promuovere il comparto dei fichi di Cosenza. Una produzione affascinante e storicamente significativa quella dei “FICHI DI COSENZA” che, rappresentano una vera e propria risorsa economica e sociale della provincia. Ha infatti ottenuto, dopo tanta attesa, il marchio DOP (Denominazione Origine Protetta).
Il fico è coltivato prevalentemente nelle aree collinari della provincia di Cosenza. Il 60% della produzione proviene da alcuni comuni in particolare Zumpano, Castiglione Cosentino, Rose, Luzzi, Bisignano, Santa Sofia d’Epiro, Tarsia, Roggiano Gravina, San Marco ecc. La produzione dei fichi può contare su una superficie agricola di circa 600 ettari e su circa 150 imprese tra produttrici e trasformatrici.
Ma, in SIMET è parola d’ordine, senza storia non c’è marketing. E, a quanto pare, i fichi dop di Cosenza di storia da raccontare ne hanno. Erano già presenti, infatti, sulle tavole dell’antico popolo greco e romano. Ma c’è di più, perché proprio di quelli di Cosenza, ne era ghiotto il noto scrittore Giovanni PASCOLI il quale, in una lettera spedita da Messina alla fine del ‘900 a G. PATARI, illustre saggista e giornalista catanzarese, chiedeva esplicitamente di alcuni prodotti calabresi, tra i quali proprio i FICHI DI COSENZA. Gli ingredienti, ancora una volta, ci sono tutti: per fare di una alleanza tra aziende, l’ennesima che vede protagonista la Società di Via S.Antonio, un esempio interessante da perseguire e imitare in ogni contesto.
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