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Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto sul Federalismo Fiscale.
La conferenza stampa di presentazione, è stata tenuta dai Ministri Tremonti, Calderoli e Fitto davanti al ritratto del piemontese Camillo Benso.
Se trattasi di mal celato intendimento, non è certo di buon auspicio. 150 anni fa il Conte di Cavour fu artefice dell’annessione al Nord delle nostre terre con relativa spoliazione ed impoverimento del popolo meridionale.
Non vorremmo che ancora oggi tale spirito aleggiasse nelle potenti stanze.
Il Decreto dovrà essere discusso in Commissione e Parlamento, e quanto visto finora deve allertare tutti, non solo il Sud ma chiunque voglia il bene dell’Italia intera.
Il Federalismo dovrà determinare il rilancio di un nuovo responsabile protagonismo del mezzogiorno, questo richiede condizioni di partenza almeno paritarie con altre parti del territorio nazionale.
Se ciò non dovesse accadere, non sarà facile evitare il definitivo affossamento della fragile economia meridionale con conseguenze nefaste per ogni settore della vita sociale. Siamo convinti sostenitori della riforma federalista ma la stessa deve tener debito conto dell’enorme divario economico ed infrastrutturale esistente tra il Nord ed il Sud.
Vogliamo un federalismo solidale che riconosca piena autonomia e libertà per intraprendere ogni e qualsiasi iniziativa atta a creare ricchezza e lavoro.
Devono essere eliminati tutti i condizionamenti negativi e limiti che hanno fino ad ora impedito ogni forma di sviluppo e progresso, in primis rete viaria – stradale e ferroviaria – che non consente veloci collegamenti ed interscambi. Definizione di parametri e costi standard adeguati alle effettive condizioni deficitarie e perequazione delle infrastrutture, sono imperativi non derogabili.
Il Sud non può continuare ad essere fornitore ufficiale di forze lavoro ed intelligenze al servizio di Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna; né principale consumatore di ciò che le stesse producono. Tale impostazione rende manifesta l’ombra di Cavour che ancora opprime!
Sono richiesti atti di consapevolezza e responsabilità, non solo da parte di una dormiente classe politica, ma da ogni cittadino per far definitivamente svanire il soggiogante spirito di conquista e supremazia a danno delle popolazioni meridionali.
Raffaele Papa – Commissario Provinciale Cs
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