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“Qualsiasi provvedimento rivolto a soccorrere i lavoratori precari, anche se adottato in via transitoria, rappresenta una straordinaria spinta sociale”.
E’ quanto afferma Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune Calabria in merito all’approvazione, da parte del Consiglio regionale, di un progetto di legge di iniziativa dei Consiglieri Chiappetta e Salerno, con cui si garantisce la copertura del fabbisogno finanziario, fino al prossimo mese di luglio, agli Lpu-Lsu impegnati nelle pubbliche amministrazioni.
Sulla vicenda – dichiara – ero intervenuta di recente a sostegno degli lsu-lpu di Laureana di Borrello, sollecitando la promulgazione di una legge regionale ad hoc che fosse in grado di regolamentare il trasferimento delle risorse regionali agli enti pubblici utilizzatori e garantire così la stabilità occupazionale del personale precario.
Ebbene, pur ribadendo l’assoluta necessità di una specifica legge regionale in materia, resto della ferma convinzione che sono da considerare “indecorosi” qualsiasi azione o appellativo, da chiunque provenienti, siano partiti politici, movimenti o le stesse maestranze, rivolti a denigrare norme provvisorie come quella di recente emanata all’unanimità dall’Assemblea regionale, in quanto finalizzata a garantire, seppur temporaneamente, gli stipendi a lsu-lpu, e, quindi, diretta a sopperire, in attesa di una regolamentazione chiara della materia, al fabbisogno dei lavoratori e delle proprie famiglie.
E’ grave nonché socialmente dannoso, difatti – precisa Falsetta – l’aver dovuto udire, sino ad oggi, assurde maldicenze riferite alla norma transitoria in questione, quali bomba sociale, legge-tampone, tappabuchi momentaneo, becero inganno ecc.
Quello che quei “pochi” non comprendono, o fanno finta di non comprendere, è il reale contenuto della sentenza n.18/2013 della Corte Costituzionale, nella quale si afferma espressamente che le norme statali in tema di stabilizzazione dei lavoratori precari costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, e, pertanto, materia di legislazione concorrente, ai sensi dell’art. 117 Cost.
Ciò significa che la stabilizzazione dei lavoratori precari è sottoposta a rigidi vincoli da parte del Governo nazionale, che impediscono al Governo regionale la previsione di un’autonoma e compiuta disciplina.
Pertanto – conclude Falsetta – la norma transitoria di recente approvata dal Consiglio regionale in favore degli lsu-lpu rappresenta semplicemente un atto di grande impulso sociale.
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