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Le brillanti operazioni negli ultimi tempi condotte nel nostro territorio a mezzo di un’attività coordinata tra l’ Arma dei Carabinieri , Forze dell’Ordine e Magistratura,hanno dato vita ad un particolare momento storico nel settore delle investigazioni.
E’ quanto dichiara in una nota Francesca Falsetta, Responsabile del Dipartimento Scientifico per le Investigazioni e la Sicurezza.
Difatti -continua- si era ormai diffusa la consolidata, ma nello stesso tempo errata concezione che considerava i metodi investigativi tradizionali appartenenti ad un remoto e giurassico modo di fare indagini e che, al contrario, solo ed esclusivamente le attuali e sofisticate investigazioni scientifiche rappresenterebbero affidabilità, futuro ed evoluzione.
Tuttavia, -puntualizza- abbiamo avuto modo di constatare, attraverso l’efficacia dei metodi utilizzati nelle recenti procedure d’ indagine, che queste nuove tecnologie scientifiche non possono completamente sostituire le tradizionali, in quanto costituiscono l’ossatura, e, quindi, la struttura stessa delle investigazioni, continuando a rappresentare la base di tutti i sistemi processuali.
I due sistemi – secondo Falsetta – devono, dunque, essere coordinati e non alternativi, ossia: metodi scientifici guidati dai tradizionali metodi d’indagine, in modo da apportare nuova linfa vitale, fornendo ognuno validi elementi da analizzare.
Pertanto – conclude – sono fermamente convinta che questo coordinamento potrà apportare un prezioso contributo alle future indagini.
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