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“Abitare stabilmente non significa che sia precluso allontanarsi per esigenze periodiche e irrinunciabili, come quelle legate ai fondamentali bisogni del cittadino.
E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’Associazione Bene Comune Calabria in merito all’avvio del procedimento di decadenza dall’assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica da parte dell’amministrazione comunale di Lappano nei confronti di una famiglia che vi risiede stabilmente da oltre 11 anni.
Le assenze – dichiara l’Avv. Filomena Falsetta, Presidente dell’Associazione Bene Comune nonché legale della famiglia – sono infatti legittimamente imputabili, oltre che alle esigenze lavorative dei miei assistiti, rivolte al mantenimento del proprio nucleo familiare (composto da tre figli), allo stato di invalidità civile del proprio figlio, la cui minore età esige l’accompagnamento della madre presso il luogo della relativa terapia.
Pertanto, – continua – in tal caso, non essendo minimamente configurabile un abbandono volontario, l’accertamento dell’eventuale insussistenza del requisito d’abitualità dell’abitazione nell’alloggio di edilizia residenziale pubblica deve essere condotto dall’ amministrazione comunale con estremo rigore, ossia supportato da un’adeguata e puntuale motivazione, e, perciò, presuppone necessariamente (come esige giurisprudenza consolidata) una verifica sia dell’elemento soggettivo, cioè dell’effettiva volontà di abbandonare l’alloggio assegnato, sia dell’elemento oggettivo, cioè del fatto di non abitarlo abitualmente.
Per questo, – conclude – un’eventuale dichiarazione di decadenza dall’assegnazione di alloggio di edilizia residenziale pubblica, oltre ad incidere gravemente sulla sfera giuridica, economica e sociale dei miei assistiti, si rivelerebbe, in questo caso, autentica violatrice di uno dei principi cardini del nostro ordinamento giuridico, che impone un equo contemperamento dell’interesse pubblico con quello privato dell’assegnatario di non vedersi sottratto l’alloggio se non quando ricorrano effettivamente e concretamente i presupposti stabiliti dalla legge.
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