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Mentre la spesa pubblica dell’Italia raggiunge la cifra di 800 miliardi (dico miliardi) di euro, a FRONTE DI UN PRODOTTO INTERNO LORDO DI CIRCA 1.600 MILIARDI ,in Calabria la spesa sanitaria è fuori controllo, nonostante il governatore Scopelliti,che è anche commissario della sanità regionale nominato dal Governo,abbia deciso e stabilito la chiusura di Ospedali,dimezzamento dei servizi e dei posti di lavoro, abbia decurtato posti letto a cliniche private,con aggravamento dei problemi di bilancio e con conseguenti licenziamenti ovvero messa in mobilità di decine di lavoratori.
Il piano sanitario tuttavia pare non venga apprezzato dal Governo,che ha persino minacciato di porre in atto le procedure per la revoca del commissariamento.
La notizia ha dell’incredibile,se si pensa che le energie profuse dalla Regione e dal presidente,che ha anche mantenuto la delega alla
sanità,sono indirizzate quasi esclusivamente alla questione della risoluzione della voragine spesa sanitaria.
Mi chiedo allora a cosa sono serviti gli sforzi dei calabresi che in questi ultimi anni hanno dovuto sopportare un aumento vertiginoso delle spese per ticket relativi a prestazioni sanitarie e farmacologiche, attese lunghissime sia per i pagamenti che per le prenotazioni,caos nei reparti ad eccezione di alcune eccellenze di settore,distanza tra utente e nosocomio destinata ad estendersi ricadendo sui deboli e sugli svantaggiati.
L’aggravio fiscale ha reso e renderà ancora più insopportabile la decisione del commissario ad acta Scopelliti di fare pagare il ticket
anche ai componenti dei nuclei familiari che prima godevano dell’esenzione avedno un reddito inferiore ai 10.000 euro,oltre ad
avere introdotto il pagamento per prestazioni di ambulanza rivelatisi poi inappropriate.
Insomma nonostante i tanti sacrifici fatti dai calabresi,la sanità continua ad essere fonte di spesa eccessiva e di pessimi servizi!
Coloro che possono spendere effettuano viaggi della speranza fuori regione e coloro che devono effettuare semplici esami preferiscono
abbandonare le strutture pubbliche per recarsi dai privati,allo stesso costo.
Senza alcuna volontà di fare polemica solo per il gusto di farla, Ci chiediamo allora come sia possibile che non si provveda ad un riordino complessivo affidandolo ad un gruppo di esperti del settore, anzichè affidarsi a politici che fanno solo pasticci e che aggravano costi e prestazioni,in un momento tanto delicato per la vita della nazione.
Chi guida la regione dovrebbe avere l’umiltà di seguire qualche consiglio….
Avv. Fabrizio Falvo Coordinatore provinciale Futuro e libertà Cosenza
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