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Non soltanto nella mia qualità di esponente di un movimento politico, ma soprattutto in virtù dei miei trascorsi di consigliere comunale, per molti anni, al comune di Cosenza, sento il dovere di fare e rivolgere un appello al Sindaco Mario Occhiuto, certo della sua sensibilità sul tema della riscossione delle tasse e multe locali.
Per come è ormai noto, infatti, dall’1 gennaio 2013 i comuni non potranno più usufruire di Equitalia per la riscossione di quanto non pagato.
Orbene, in molte parti d’Italia gli enti hanno rescisso anticipatamente i contratti con Equitalia, a causa dei metodi aggressivi utilizzati dalla predetta società, specialmente per le ipoteche e i fermi amministrativi intrapresi con rigore esagerato e sospetta solerzia, ed anche per l’applicazione di spese e gli interessi elevatissimi nelle singole procedure! Se un comune come Bologna e pare che a breve anche Milano, abbandonano Equitalia, per le motivazioni di cui sopra, ritengo che anche Cosenza dovrebbe riflettere seriamente sulla rescissione immediata, affidandosi ad una propria società, all’uopo strutturata ed istituita, assumendo quindi in proprio il servizio di riscossione!
L’applicazione di un aggio pari al 9% del valore della cartella, oltre alla aggressività dimostrata da Equitalia, dovrebbero convincere il sindaco di Cosenza, per ragioni sociali e di opportunità, della necessità di affidare immediatamente la riscossione al proprio ufficio tributi, dando così ai cittadini la percezione di un ente che si occupa
direttamente dei tributi locali, riscuotendoli con celerità e con rigore, ma senza ridurre sul lastrico interi nuclei familiari, applicando metodi, spese e interessi da fare venire i brividi.
Un sindaco attento alle problematiche sociali deve infatti sapere contemperare le esigenze di riscossione dell’ente, con quella di non tartassare i suoi amministrati.
Chiedo quindi a Mario Occhiuto di abbandonare subito Equitalia e di interessare lo stesso Ente comunale della riscossione dei tributi, anche tramite una società locale direttamente e interamente partecipata dallo stesso ente.
Avv. Fabrizio Falvo
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