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Fissata presso il Tribunale di Rossano innanzi al Giudice monocratico, l’udienza di escussione dei testi del Pubblico Ministero per il processo penale a carico del trentanovenne coriglianese G.Z. , assistito e difeso dall’avvocato Ettore Zagarese e dall’avvocato Giuseppe Vena.
L’uomo è chiamato a rispondere penalmente, perché quale titolare della omonima ditta individuale, in concorso con altro soggetto, al fine di evadere le imposte sui redditi e sul valore aggiunto , avvalendosi di numero 15 fatture per operazioni inesistenti, indicavano nella dichiarazione annuale modello Unico, elementi passivi fittizi per un ammontare pari a complessivi euro 911.000,00, per una corrispondente imposta iva 20 % riportata a credito per un importo di € 182.200,00; inoltre al fine di procurarsi un ingiusto profitto di € 180.000,00 mediante artifizi e raggiri consistiti nel presentare presso l’Agenzia delle Entrate di Rossano domanda di rimborso Iva per il suindicato ammontare , vantando un corrispondente credito in realtà sclusivamente basato sui costi fittizi riportati nelle fatture richiamate , compivano atti idonei, diretti in modo non equivoco ad indurre in errore l’Agenzia delle Entrate , non riuscendo nell’intento per non aver prestato la fideiussione e dunque non avendo l’Agenzia liquidato l’importo richiesto.
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