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La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Cosenza ha intensificato una serie di controlli di natura fiscale relativi al corretto assolvimento dell’Imposta Municipale Unica (I.M.U.) introdotta nell’ambito della legislazione attuativa del federalismo fiscale. Con un’attività di monitoraggio del territorio cosentino, le Fiamme Gialle si sono concentrate sulla categoria catastale “D”, comprensiva della e norme quantità di stabilimenti balneari, alberghi e strutture ricettive presenti nella fascia costiera di competenza.
Dai primi controlli effettuati nei confronti di 10 attività imprenditoriali prevalentemente operanti nel settore turistico, è emerso il mancato versamento di Imu, dal 2012 al 2015, per circa 2 milioni di euro.
All’imposta evasa andrà aggiunto anche il pagamento di una sanzione amministrativa del 30% dell’importo dovuto nei casi di ritardi nei pagamenti superiori a 90 giorni. Attraverso il recupero di tali somme, prosegue la nota, sarà possibile accrescere forme di giustizia sociale, garantendo una riduzione della pressione fiscale sui quei proprietari di immobili che, rispettando le norme vigenti, ogni anno assolvono correttamente ed in modo puntuale al pagamento dell’Imu. Inoltre con il recupero delle risorse finanziarie precedentemente evase, si potrà garantire un miglioramento dei servizi, incrementando le risorse finanziarie di quei Comuni calabresi che basano sul turismo gran parte del loro sistema economico e occupazionale.
L’attività della Guardia di Finanza cosentina continuerà nei prossimi mesi al fine di garantire ogni forma di equità e tutela per le persone oneste e le imprese che rispettano le regole.
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