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Grave fatto di cronaca dai contorni oscuri e inspiegabili.
È accaduto ieri mattina a Corigliano Calabro, nella popolosissima frazione Scalo, precisamente in via Santa Chiara.
Intorno alle 11.30 dal portone di un grosso stabile esce di corsa urlando una ragazza, è seminuda.
La ragazza invoca aiuto e dichiara di essere stata violentata, dichiarando: «C’è lui ancora in casa, fermatelo, è lì dentro e vi sta appiccando fuoco!». Ma dallo stabile non esce nessuno, i testimoni alzano lo sguardo al terzo piano, vedono delle fiamme, allertano immediatamente le forze dell’ordine, mentre una signora prende in casa una coperta per coprire il corpo della giovane che invoca aiuto.
Sul posto a domare le fiamme che ormai avevano completamente lambito l’appartamento giungono VVFF, carabinieri, vigili urbani e il personale SUEM 118, i quali fanno irruzione all’interno dell’appartamento per spegnere l’incendio e per cercare il presunto violentatore che doveva ancora essere all’interno, ma non vi hanno trovato nessuno.
La ragazza in palese stato confusionale afferma di non ricordare bene quanto accaduto, o le ragioni per cui si trovasse proprio in quello stabile presso cui non era piu’ residente e viene immediatamente trasportata presso il Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano Calabro per essere visitata. Sul corpo non reca alcun segno di violenza che possa far pensare ad un’eventuale costrizione fisica finalizzata ad una violenza carnale.
Della presunta vittima si sa che attualmente ha un fidanzato e che in precedenza avrebbe avuto una relazione sentimentale con un uomo maturo, lo stesso che avrebbe praticato la violenza sessuale. Il 50enne indicato, poco dopo le 13.00 è stato convocato in caserma.
L’uomo è stato trattenuto da parte dei militi dell’Arma fino alle 22 di ieri sera, sottoposto ad un lunghissimo interrogatorio, attraverso il quale gli agenti del Nucleo operativo sapranno decifrare, col conforto delle risultanze delle visite mediche, cosa sia o non sia accaduto realmente. Sulla vicenda da parte degli investigatori vige il più assoluto ed impenetrabile riserbo.
L’uomo è ancora indagato, ma è stato rimesso in libertà, in assenza di elementi a proprio carico.
Sono in corso ulteriori accertamenti per verificare l’esatto svolgimento dei fatti, ma l’indagato -come fanno sapere i suoi legali- è deciso a dimostrare la propria estraneità ad ogni accusa mossa nei suoi confronti da parte della presunta vittima.
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