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trascorso all’estero in mezzo a contaminazioni di gusti e di sapori che lo hanno formato e creato nella sua identità di maestro dei fornelli.
La Cina – aggiunge – ha palati esigenti ma al contempo generosi. Ho creato una cucina che non si discosti dalla loro tradizione ma che allo stesso tempo consenta loro di conoscere, anzi, esplorare quelle che sono le frontiere dei sapori del Mediterraneo. Dalla Cipolla Rossa alla ‘nduja, dall’extravergine d’oliva e al peperoncino sono soltanto alcuni degli elementi immancabili nell’esperienza culinaria di Dodaro che fa impazzire il popolo dello Shenzhou.
Il processo creativo – sottolinea ancora lo Chef che in Cina ha messi anche famiglia con la moglie Susan che gli ha dato due splendidi figli, Antonio e, da poco, Davide – si sviluppa seguendo l’istinto e l’ispirazione ed un approccio analitico nella scelta degli ingredienti e dei loro abbinamenti.
Di fatto quella di Dodaro, diventato popolarissimo nelle Tv della Repubblica Popolare, è una vera e propria opera missionaria della cucina italiana che lo sta portando a cimentarsi in quella che, probabilmente, è la sua più grande sfida: sdoganare completamente il Made in Italy in Cina.
Il sogno – svela – è quello di creare una piattaforma che possa facilitare l’import di prodotti italiani di qualità facendo tornare l’alimentazione protagonista all’interno di una grande comunità dove il benessere da millenni risiede in ciò che si sperimenta sia a livello di spiritualità che di alimentazione
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